I belli di giorno e di sera del Catalunya sono attesi dal loro primo impegno mattutino della stagione. Alle 11 sono attesi sul campo di Viale Adua a Sassari per l’incontro con la Torres 1903.
Il gruppo si presenta puntuale nel solito distributore oramai diventato consueto punto di ritrovo pre-trasferte.
I ragazzi, muniti di pallone e petardi dimostrano la loro capacità di risvegliare un quartiere fino ad allora tranquillo (pochi minuti e tutte le finestre si popolano di una moltitudine protestante).
Gli adulti, invece, si dedicano alle opere di rifornimento; c’è chi utilizza le classiche pompe per la benzina e c’è chi invece utilizza l’ancora più classica accoppiata pasta e cappuccino.
Con i serbatoi pieni può finalmente prendere il via il primo granpremio Alghero-Sassari.
Dalla pole scatta perentoria la Alfa pentaturbo pilotata da Dick Ibba Dastardly, navigatore il fido “Gio” Muttley ed passeggera sul sedile pesteriore Penelope “K” Pizzo.
Subito a ruota The President che però, colpo di scena, dopo poche centinaia di metri deve ricorrere al primo pit-stop che lo costringe ad una lunga ma infruttosa rincorsa. A seguire il resto del gruppo.
A metà gara la vettura dell’Elias Team ha un colpo d’orgoglio e con una mossa repentina abbandona l’ultimo posto. Nel frattempo la pentaturbo del mister procede a velocità supersonica verso la vittoria. A nulla serve la furbata messa in atto dalla Caria Racing che entra in gara a metà percorso ma purtroppo sbaglia la scelta delle gomme (o meglio del motore) e non gli resta che limitarsi a seguire il gruppo.
Si avvicina il traguardo e ogni pilota cerca vie alternative per aggiudicarsi la vittoria, ma non c’è niente da fare. Sfreccia primo sotto la bandiera a scacchi, aggiudicandosi la prima Wacky Race Alghero-Sassari, Dick Ibba Dustardly e “Gio” Muttley reclama la sua “medaglia, medaglia, medaglia…”. A seguire tutto il resto della truppa.
Giunti al campo di gioco con il miglior tempo mai realizzato su percorso, il Catalunya team si prepara per la sfida calcistica.
Sul scivoloso manto di sabbia i terribili white boys mostrano una iniziale difficoltà di adattamento sia nel mantenere l’equilibri che nel controllo della palla. Ma hanno doti camaleontiche e grandi capacità di adattamento e, trovato il giusto grip sul terreno, iniziano a macinare il loro gioco.
La trasferta, giustamente considerata insidiosa, prende subito la giusta piega e già al terzo minuto Fabiano sveste i panni di assistman e indossa quelle del goleador mettendo fine al digiuno stagionale.
Il predominio del gioco è nelle mani, o meglio nei piedi, degli algheresi/villanovesi/olmedesi che gestiscono la palla con maestria e quando decidono di affondare il colpo sono dolori per la difesa rossoblù. Al decimo minuto un affondo sull’out sinistro del Don porta ad un cross trasformato in gol da Francesco Idili, bravissimo nell’esecuzione del tiro ma ancor di più per la lettura dell’azione e per la capacità di farsi trovare al posto giusto dimostrando che il calcio si gioca anche senza palla.
Sui piedi di Andrea capita poi la palla del 3° gol ma l’esterno decide di graziare il portiere con una conclusione debole e centrale mentre un suo compagno si presentava libero per la battuta a centro area. Il gol è però solo rimandato.
Questa volta ad assurgere agli onori della gloria è il pimpantissimo Jocker (ex Lelle, e guai a chi lo chiama così) che salta in dribbling due difensori ed insacca con una precisa conclusione destrorsa. Pochi minuti e prova a ripetersi, questa volta con un tiro mancino a giro, ma il portiere avversario si esibisce in una paratona spettacolare. Applausi per il portiere e per il miglior Alessandro di tutti i tempi.
I ragazzi hanno l’assoluto controllo della partita ed il loro peggior avversario è il gran caldo che costringe alcuni ragazzi ad abbandonare il campo e ricorrere alle cure del nostro tuttofare Gavino. Via le maglie termiche, una bella spruzzata di acqua fresca sul viso ed i ragazzi riprendono subito la loro baldanza fisica.
Sullo 0-3 per il Catalunya termina la prima frazione di gioco.
Alla ripresa la musica dimostra di non essere cambiata. Andrea realizza lo 0-4 con un penalty calciato magistralmente là dove il portiere non può arrivare. Infine Fabiano, ottima la sua prestazione, ritorna a sfornare assist e serve ad Alessandro Doneddu un cioccolatino che vale la “matita”.
Il punteggio rassicurante consente anche alcuni esperimenti tattici con vari cambi di ruolo.
Il gioco però non cala di qualità e continuano a presentarsi le occasioni da gol. La più clamorosa sui piedi di Mauro che a pochi metri dalla porta, si vede respingere una splendida conclusione.
Poco rammarico per il nostro pilastro della difesa che, insieme all’altro pilastro Matteo, ha dimostrato anche oggi i grandi progressi in un ruolo forse poco appariscente ma fondamentale per l’equilibrio ed i risultati di tutta la squadra.
Per la cronaca da segnalare anche una traversa colpita, ad un minuto dal termine, dalla Torres con uno splendido tiro al volo. Da rimarcare, però, che il nostro portierone Alessandro con un portentoso scatto di reni si era comunque proteso verso la palla assicurando la copertura della porta e la sua inviolabilità.
Alla fine grande festa per tutti ed anche “Gio” Muttley ottiene la sua medaglia rappresentata dallo zero nella casella dei gol subiti. Complimenti a Raimondo per il valido contributo allo Chief Coach Francesco.
Negli spogliatoi continua l’altra grande sfida in corso nel team 2003. Dopo le torte delle scorse settimane, nella puntata odierna di “La più grande pasticciera del Catalunya” ragazzi e supporters sono “costretti” a rifocillarsi con i cardinali di mamma D.
Che ci dobbiamo fare, ci tocca farlo e lo facciamo.
Appuntamento a stomaco vuoto alla prossima occasione, chissà quali nuove creazioni ci riserveranno le pasticcione, ops pasticciere del team.
1,2,3 viva mamme zie e nonne… olè!





Devi accedere per postare un commento.