Nemmeno il tempo di digerire le bontà gustate nel terzo tempo offerto la sera precedente località “Taulera” che la truppa 2004 è già pronta per una nuova sfida, il Mister appena concluso l’incontro del venerdì invia a tempo di record il comunicato dei partecipanti alla trasferta a Perfugas. L’orario della partita questa volta è accettabile forse tutti riusciranno almeno a pranzare. Alle ore 15,20 ci si ritrova tutti con la solita puntualità pronti alla lunga trasferta. Si teme il freddo in quanto la località della disputa della partita si trova vicino a Tempio, ma quando si arriva al campo di gioco la truppa si accorge che le temperature sono molto più accettabili di quanto ci si aspettasse.
Il Mister appare preoccupato per il numero esiguo di atleti giunti in quel di Perfugas, infatti all’ultimo secondo alcuni atleti danno forfait per diversi motivi, quindi facendo la conta rimane nella panca solo un atleta a far compagnia al dirigente accompagnatore, una desolazione non vedere atleti in panca ma oggi bisognerà fare di necessità virtù. Già prima della partita il sig. arbitro ironizza col Mister, quando si incontrano (quest’anno è già la terza partita che arbitra con la Mercede) si “beccano” amichevolmente come amici di vecchia data. Inizia la partita e si capisce subito che sarà una partita tiratissima in quanto gli avversari danno subito segnali di squadra vera e compatta. Il Mister cerca di urlare ai suoi ragazzi la carica ma la voce roca e esile non raggiunge gli atleti dall’altra parte del campo, il Mister, che ne sa una più del diavolo (infatti tifa Milan) allora inverte le ali per poter comunicare da vicino gli schemi tattici da attuare, il risultato si vede subito infatti la Mercede passa in vantaggio con un’azione ubriacante degna del miglior Messi. Il Mister continua a consigliare ai ragazzi di tenere la palla lontano dal n. 8 della squadra locale, ma questo sembra una calamita, sia in difesa che in centrocampo che in attacco le prende sempre lui. La Mercede non si accontenta del risultato e si porta sul 2 a 0 meritato almeno per l’impegno profuso dai ragazzi, ma ora iniziano i problemi un’atleta della Mercede alla fine del primo tempo si infortuna e chiede il cambio ma dopo pochi minuti un’entrata da dietro un po’ esagerata, il pallone era uscito, fa scoppiare il finimondo, il ragazzo che ha subito il fallo piange, il Mister battibecca con l’arbitro ma si crea una incomprensione lui parlava di altro non del fallo del calciatore avversario , che ci sta il calcio è anche contatto fisico, l’allenatore avversario gli risponde sia a lui che al pubblico in malo modo, i bambini rimangono un po’ attoniti. Bisogna ricordarsi che alla fine è sempre un gioco, l’allenatore deve fare l’allenatore, l’arbitro deve fare l’arbitro, e il genitore deve fare il genitore cercando di non eccedere nel tifo esagerato o nell’ insulto , dobbiamo sempre ricordarci che siamo l’esempio in positivo o in negativo dei nostri figli. Comunque meno male si ricomincia subito noi siamo nuovamente in 11 ma con diversi acciacchi, in qualche modo riusciamo a portare la partita sul 3 a 0 e il Mister tira finalmente un sospiro di sollievo. A fine partita si chiarisce con l’allenatore avversario, si sa l’ adrenalina a volte non fa ragionare, e ci si lascia con la consueta stretta di mano.
Doccia calda per tutti il terzo tempo si farà ad Alghero. Tutti a casa a riposare e curare le ferite, un po’ di riposo farà bene agli atleti e ai genitori impegnatissimi in questa lunga settimana calcistica.
Perfugas > Mercede 0 – 3

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