L’antefatto.
Con un meteo inclemente che da una settimana colpisce la penisola e per il week end annuncia rovesci e temporali anche nella zona di Alghero, si prospetta per i giallorossi un clima da battaglia nel derby con la Nettuno.
Si prospetta uno scontro degno dei più coraggiosi guerrieri con il campo che sarà trasformato in una vera e propria arena gladiatoria.
E dove serve un gladiatore non può mancare lui. Non può mancare il più coraggioso dei guerrieri, il più impavido dei combattenti giallorossi. Un solo allenamento sulle gambe e subito è pronto a schiera al fianco dei compagni di tante battaglie.
Bentornato Giulio, bentornato gladiatore.
La partita.
Se si dovesse raccontare l’intero incontro Nettuno-Catalunya racchiudendolo in un titolo si potrebbe pensare di citare la frase “Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare” ma, anche in considerazione della diversa fisicità delle due squadre, mi sembra opportuno rifarsi ad un vecchio libro di Gino e Michele dal titolo “Anche le formiche nel loro piccolo si inca…(beep) volano”.
Nel match contro i loro pari categoria i nostri piccoli 2003 se la devono vedere con una formazione, mista 2002/2003, in cui alcuni elementi sfiorano il metro e settanta contro il nostro un-metro-e-ho-tanta-voglia-di-crescere.
Sul piano del confronto fisico non c’è partita; 5 a 0 per i nostri avversari e tutti a casa.
Per fortuna però il gioco del calcio non è fato solo di fisico; ci sono la tecnica, l’intelligenza tattica e l’agonismo e qui mai nessuno potrà darci un 5 a 0. Anzi!
Ed allora ci si prepara alla battaglia.
Arriva l’ora designata per l’inizio del match ma si deve attendere che giunga anche il dirigente della squadra ospitante designato a dirigere l’incontro.
E’ ancora una volta opportuno ricordare che nel campionato Figc il compito di direttore di gara viene svolto da un volontario che non necessariamente deve avere capacità o competenze particolari in tema di direzione di gara. Ed anche questa volta sarà così!
Arrivato anche l’addetto al fischietto l’incontro può finalmente avere inizio (a bordo campo si ripeteva ormai da lunghi minuti la nenia “ajò primè chi progghi” – “dai prima che piova” per gli amici di Villanova).
L’inizio della partita mette subito in evidenza le difficoltà dei giallorossi a contrastare lo strapotere fisico degli avversari. Ma più le cose sono difficili più i nostri piccoli eroi si esaltano.
Francesco Idili, che deve vedersela con un armadio 4 stagioni, prende via via la misura dei suoi interventi e diventa un muro invalicabile. Lo Straniero è sempre la solita certezza ed a centrocampo non c’è una volta che sia una che Giulio Mauro e Gabry tirino la gamba indietro.
La partita viaggi sulle ali del perfetto equilibrio con i due attacchi che vengono anati dalle difese.
Ci vuole un incidente a stravolgere la situazione. Uno stramaledetto quanto strano rimbalzo della palla prende di sorpresa Giulio che, indeciso se anticipare l’uscita o arretrare fin sulla linea di porta, si fa cogliere a metà strada e beffare inesorabilmente (tutta colpa dei consigli sbagliati del padre; cosa ne saprà mai lui di cosa deve fare un portiere). Nettuno 1, Catalunya 0.
L’errore potrebbe incidere profondamente sul morale del nostro grande Giulio. Ma anche lui, come tutti i compagni, è un vero lottatore che trae dagli errori nuova forza, nuova linfa vitale per se e per la squadra. Subito richiamato in causa da due conclusioni degli avversari sfodera una serie di interventi prodigiosi, al limite dell’impossibile, che fanno subito dimenticare a tutti il precedente momento di incertezza.
I giallorossi vanno anche alla caccia del pari ma Emanuele, smarcato in area solo davanti al portiere, viene stoppato all’ultimo istante da un intervento disperato ed al limite del regolamento, o meglio molto oltre il limite. Ma tant’è e si va avanti.
Ci si mette anche la sfortuna ed un altro mezzo tiro degli avversari si trasforma in una traiettoria imprendibile per il nostro estremo difensore. Nettuno 2, Catalunya 0 e primo tempo che termina con la vittoria della squadra di casa.
La seconda frazione è ancora più dura dal punto di vista agonistico. Il gioco si fa sempre più duro ed il volontario con il fischietto decide di fare la parte dello spettatore (ribadisco che non devono avere capacità e competenze specifiche).
Questo è il momento della svolta. Adesso le formiche hanno deciso di smetterla di incavolarsi, è il momento di ….zzarsi veramente e far vedere di che pasta sono fatti.
La carica agonistica si unisce alla migliore tecnica ed inizia lo show giallorosso.
Lelle, vestita la divisa da portiere, diventa una saracinesca. Gli avversari farebbero bene a non sprecare tempo anche solo a pensare di fare gol. Da lì non si passa, pinto e basta!
Da tramandare ai posteri la strepitosa uscita a centro area su azione d’angolo. Con la palla diretta alle altissime torri avversarie, senza un minimo di esitazione e timore il piccolo-grande Lelle si lancia lontano dai pali ed innalzandosi nel cielo plumbeo vola ad anticipare gli avversari con la palla stretta in una presa ferrea. Poche, pochissime volte si vede un portiere fare un’uscita del genere nel traffico dell’area durante un calcio d’angolo. Complimentissimi Lelle.
Edoardo presidia la fascia destra e non disdegna di sostenere i compagni con la sua spinta offensiva. Elia è la nostra Pulce; non sarà Messi ma come pochi altri sa procurare grossi grattacapi alle difese avversarie. Anche Elia è un altro chiaro esempio di quanta forza possa esserci in un atomo; tanto piccolo e mingherlino ma altrettanto coriaceo coraggioso e indomabile.
L’arma in più diventa il nervosismo di Andrea che -chiamato ad un duro e spesso scorretto scontro fisico con un avversario di tante battaglie- trasforma ogni negativa in benzina per il suo turbo. Mette le ali ai piedi e ritorna ad essere la inimitabile Freccia Catalana. Non c’è pallone sul quale non arrivi primo, andando anche a recuperare palle ormai date per perse. Da una di queste prima regala un assist ad Elia che viene anticipato solo all’ultimo secondo e poi chiama direttamente Matteo Delrio, portiere avversario, ad una strepitosa deviazione in volo.
Il gol è nell’aria. Ci prova Emanuele ma l’incrocio dei pali respinge la sua fantastica conclusione su calcio piazzato. La palla non vuole saperne di entrare.
I ragazzi meritano il vantaggio. Lo meritano, lo vogliono e se lo prendono. Ci pensa Mauro ad intervenire con tempismo sul pallone e tramutare un’azione d’angolo nel meritato vantaggio.
La Freccia Catalana chiude poi i conti con un’azione in cui rapidità astuzia e tecnica hanno la meglio sulla prestanza fisica. Nettuno 0 – Catalunya 2. E si parte per il terzo tempo.
La Nettuno, nel tentativo di arginare il fiume giallorosso, rimette in campo tutta la batteria di corazzieri Biancorossi. Ma i ragazzi del Catalunya oramai hanno svoltato. Ancora una volta rimane però da sconfiggere la sfortuna.
Anche in questa ultima frazione la porta avversaria sembra essere stregata. Per due volte Andrea si trova sul sinistro la palla buona ma in entrambe le occasioni il portiere avversario si dimostra all’altezza del compito assegnatogli. Poi viene la volta di Mauro che, a portiere ormai battuto, vede una sua conclusione dalla parabola perfetta infrangersi contro la traversa.
Siamo già a 2 legni colpiti. Poiché non c’è due senza tre eccoci ancora a disperarci per l’ennesimo palo. Ancora Andrea, in piena trance agonistica che gli fa scordare l’infortunio alla mano riportato durante la seconda frazione, supera in dribbling un avversario e da appena oltre la linea di metà campo lascia partire un tracciante terra aria che si infrange sulla traversa come una saetta si infrange a terra. E’ un boato che rimane però soffocato nelle gole dei tifosi che già pregustavano un bellissimo goal.
Non riuscendo da soli nell’impresa di sconfiggere la sfortuna, Mauro ed Andrea diventano alleati. Con una serpentina inarrestabile Mauro supera uno due e poi tre avversari e serve Andrea, scattato sulla linea dell’offside, che mette a sedere il portiere ed insacca la rete del meritato vantaggio.
Altre occasioni si presentano sui piedi dei valorosi attaccanti giallorossi (encomiabile la prestazione di un Emanuele chiamato a cantare e portare la croce) ma manca sempre l’ultimo tocco decisivo per chiudere l’incontro.
E nel calcio si sa che l’imponderabile è sempre dietro l’angolo. Capita così che dapprima i ragazzi della Nettuno vadano vicini al pari sugli sviluppi di una punizione. Il giocatore biancorosso calcia direttamente in porta ed il nostro Giulio controlla la palla che si infila in rete. Tutti gridano al gol ma Giulio, che aveva visto l’arbitro segnalare che la punizione era di seconda, con tutta calma prende palla e la rimette in gioco. Nessuno può fargliela al nostro Giulio Manca.
Alla fine arriva anche il goal che condanna i nostri eroi ad un immeritato pareggio.
Lelle, subentrato a Giulio, viene trafitto da una conclusione angolatissima sulla quale non può proprio niente. Peccato, oramai la partita era agli sgoccioli.
Pazienza. Avete comunque meritato il nostro appoggio ed i nostri applausi. Complimenti anche agli avversari per essersi battuti con ardore e non essersi mai arresi.
Bravi tutti.
Conclusioni.
Un incontro bello, anzi bellissimo al quale dispiace non abbiano potuto prendere parte Ivan Stefano Francesco e Davide. Vorrà dire che per la prossima partita il mister avrà 4 gladiatori in più da buttare nell’arena.
Sul fronte medico da segnalare i miglioramenti di Mr Stefano, che ha potuto assistere all’incontro comodamente sdraiato in tribuna, ed il leggero infortunio di Andrea che ha terminato la battaglia al pronto soccorso. Porta a casa un pareggio due gol ed un dito steccato e la certezza di essere pronto per la prossima partita di sabato.
Infine osanna per il nostro Gavino che, oltre a dimostrarsi il solito compassato lord in panchina, si prende amorevole cura dei nostri ragazzi viziandoli con bevande calde e dolciumi offerti dallo staff delle mamme.
Alla prossima.
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