Ancora una bella prestazione dei giovani calciatori del Catalunya con un risultato finale che però ancora una volta dà conferma di come la dea bendata non sia certo amica dei nostri ragazzi.
In una giornata in cui Giove Pluvio assurge al ruolo di assoluto protagonista – accompagnando la disputa, per quasi la totalità della sua durata, con una pioggia persistente e fastidiosa – si gioca il recupero della terza giornata di andata della seconda fase del campionato esordienti a 9 Figc.
Dopo una settimana di buoni allenamenti tutti i ragazzi arruolabili vengono premiati con la convocazione del Mister. Tra tutti, chi attende la partita con maggiore eccitazione è il novizio Alessandro Caria, pronto al suo debutto assoluto in una partita ufficiale.
I compagni sono invece animati da una grande voglia di mettere uno stop definitivo ai risultati negativi degli ultimi tempi.
Ne scaturisce una bella partita, giocata con grande impegno e con giocate individuali e di squadra di assoluto valore.
Ottime le prestazioni dell’accoppiata inscindibile Stefano e Matteo, due ragazzi capaci di fare scintille sia in campo che fuori. Il primo riscalda gli infreddoliti spettatori con il suo moto perpetuo e la tempra da combattente; il secondo lo esalta con le sue tipiche chiusure in scivolata che lo mettono a pieno diritto nel novero dei grandi interpreti della specialità.
Il primo tempo termina a reti inviolate ma, per quanto riguarda la qualità del gioco espresso, la prestazione è assolutamente positiva.
Nel secondo tempo arrivano anche i gol, uno per parte.
Il primo ad aprire le marcature è il Catalunya che va a rete con Andrea che mette a frutto il gran pressing offensivo messo in atto da Danilo.
Potrebbe essere la giocata decisiva, il centrocampo e la difesa chiudono ogni varco e la rete difesa dal debuttante Alessandro non sembra correre alcun pericolo. E’ anzi ancora il Catalunya ad avere delle buone occasioni per il raddoppio ma soprattutto le conclusioni da calcio piazzato di Gabriele non sono precise ed incisive come dovrebbero e come il nostro Re Leone potrebbe fare.
Ed allora ecco che la beffa arriva puntuale. Un rinvio senza nessuna pretesa, se non quella di allontanare i pericoli dalla propria metà campo, si trasforma in una campanile insidioso che rimbalzando sul campo bagnato schizza in avanti e finisce per insaccarsi in rete.
Non resta molto tempo da giocare se non quel poco che basta perchè la beffa possa essere ancora più grande. Colti da un piccolo attimo di sconforto i ragazzi regalano un’ultima occasione agli attaccanti biancorossi che sono capaci di calciare sul palo da un metro.
Per fortuna a tutto c’è un limite, anche alla grande sfortuna di questi ragazzi.
Nel terzo ed ultimo parziale i piccoli rossoneri, oramai fradici dalla testa ai piedi, riescono ancora a proporre un gioco piacevole nel quale pecca soltanto la conclusione finale. Arrivano spesso al limite dell’area ma poi sbagliano il passaggio decisivo per mettere il compagno a tu per tu con il portiere avversario.
Nell’occasione in cui la giocata riesce alla perfezione Emanuele riesce a tradurre l’assist di Andrea in gol ma l’arbitro ana, ingiustamente, per posizione di fuorigioco.
Da annotare anche l’anamento di un gol della Nettuno per fallo, anche questo alquanto dubbio, sul portiere.
Sembra che anche questo parziale sia destinato a vedere la spartizione della posta in palio ma proprio all’ultimo secondo di gioco un attaccante biancorosso azzecca la girata in porta con la palla che va ad infilarsi vicino all’incrocio con Giulio che non può far altro che guardare la palla entrare in rete.
Una sconfitta immeritata che lascia però tante indicazioni positive.
Innanzitutto lo spirito di gruppo dei ragazzi che, tra alti e bassi assolutamente normali, una volta in campo sanno trasformarsi in un blocco granitico, un puzzle di elementi diversi che sanno essere di completamento uno per l’altro.
Poi, con qualche eccezione giustificabile con l’età dei ragazzi, la ricerca di un gioco corale che testimonia la continua crescita dei piccoli atleti.
Ed allora non resta che continuare a darci dentro con gli allenamenti e anche la dea bendata non potrà fare a meno di diventare tifosa dei ragazzi del Catalunya; dei nostri ragazzi.
Uno due tre, Catalunya Alè!
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