Neppure il più accanito lettore di romanzi gialli avrebbe potuto immaginare una trama più densa di suspense con il più classico dei finali a sorpresa. Ma quello che hanno vissuto oggi gli spettatori della partita tra la Mercede e l’Imperial Trexenta travalica l’immaginabile e sconfina nella fantasia.
La fantasia di tutti quei ragazzini che, innamorati del pallone, sognano di vivere una giornata come quella di ieri. Partiamo dalla fine per raccontare i 15 minuti più pazzi della storia di questo emozionante campionato.
20° minuto del secondo tempo l’Imperial si trova a condurre per 2 – 0 su una irriconoscibile Mercede.
Risultato del tutto meritato, anche se inaspettato dagli stessi sostenitori della squadra gialloblu, che, festanti in tribuna, già pregustano la clamorosa vittoria, oltre al succulento pranzo che un noto agriturismo della zona ha riservato alla comitiva.
Il mister Mariano Ibba, dopo aver cercato invano di spronare i suoi ragazzi, apparsi oggi abulici e disattenti, volge il suo sguardo carico di speranza verso la panchina.
Decide, con una mossa di finissima competenza calcistica, di indietreggiare di 30 metri Marco Podda, fino a quel momento l’attaccante più pericoloso della squadra, affidandogli le chiavi del centrocampo,
Al suo fianco sistema l’eclettico Alessandro Pittalis, noto per le sue spiccate doti difensive, nelle vesti, per lui inedite di mezzala. In attacco le speranze sono affidate ai piedi sapienti di Marco Catogno che, reduce da un lungo infortunio, ha mostrato già in settimana significativi progressi atletici.
Il pubblico rumoreggia. Sembra non capire le scelte dello staff ma, proprio da questa rivoluzione tecnica, arriva la spinta giusta per quella che verrà ricordata come un’impresa.
La squadra sposta il proprio baricentro in avanti ed inizia ad attaccare con insistenza la difesa gialloblu.
Nicola Oggiano, con una delle sue proverbiali punizioni, accorcia le distanze ridando voce e speranze ai disperati sostenitori dei bianchi. Subito dopo proprio Marco Catogno pesca il jolly con un millimetrico pallonetto che si infila alle spalle del bravissimo portiere dell’Imperial.
Potrebbe bastare così e sarebbero tutti soddisfatti.
Tutti tranne Marco, che, abile e letale come un rapace, si getta su una palla vagante e segna la sua personale doppietta con un tiro di sinistro che, mettendo a dura prova le coronarie del papà Antonio, placidamente accomodato su uno scomodo mattone a bordo campo, impiega infiniti secondi prima di gonfiare la rete avversaria. E’ l’apoteosi.
Il più imprevedibile dei finali trilling si è materializzato in una caldissima, in tutti i sensi, mattinata di novembre.
Gli ultimi minuti sono al cardiopalma con tutta la squadra chiusa a riccio a difendere un risultato che sembrava impossibile.
Nicolò Spano in piena trance agonistica insegue gli avversari per tutto il campo cercando di limitarne la manovra. I gladiatori Leo Riu e Francesco Capodici spazzano palloni come la più antica e vincente tradizione calcistica italiana prevede.
Il capitano di giornata Gianni Usai corre e sbuffa come una locomotiva a vapore ma, grande condottiero,sostiene moralmente e incita tutti i compagni a corto di energia.
Non possiamo esimerci dal rendere merito alla squadra dell’Imperial Trexenta, che si è dimostrata assolutamente all’altezza della categoria mettendo in grandissima difficoltà i ragazzi della Mercede e meritando, per gran parte della gara, il doppio vantaggio che aveva ottenuto grazie a due prodezze balistiche del giocatore numero 7, di cui non conosciamo il nome ma , siamo sicuri, sentiremo parlare in futuro.
La cosa che ci piace di più sottolineare è che tutti i ragazzi protagonisti della sfida, dopo essersele date di santa ragione in campo, come è giusto che sia, senza peraltro mai travalicare i limiti della sana e corretta competizione sportiva, hanno fraternizzato nel terzo tempo finale a base di panini e coca cola.

MERCEDE : MARCOMINI, RIU, SANNA, MURA AL., CAPODICI, PINNA, PERETTO, MURA D.,PODDA, USAI, OGGIANO, DELRIO, PITTALIS, CARBONI, CATOGNO, SPANO
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