Scherzosamente, al termine dell’incontro, qualche genitore mi ha invitato ad evitare il commento della partita odierna. Altri mi hanno sfidato dicendomi “vediamo ora cosa scriverai”.
Certamente la possibilità di prendermi un turno di ferie e saltare il racconto di questa partita mi è balenato per la testa. Ma è stato solo un attimo.
Vedere i ragazzi rientrare negli spogliati con il morale sotto i tacchetti, battuti nel punteggio ed abbattuti nel morale, mi ha fatto capire che dopo aver visto centinaia di loro partite e dopo avere avuto il piacere di raccontare le loro piccole imprese, se c’è una partita che più di tutte merita di essere raccontata è proprio questa di oggi.
In tanti anni che oramai seguo questo gruppo, insieme a tutto il gruppo dei familiari-supporters abbiamo vissuto momenti di gioia per le vittorie e momenti di sconforto per le sconfitte. Tutti insieme ci siamo esaltati per le belle giocate e ci siamo abbattuti per quelle partite in cui niente girava per il verso giusto. Abbiamo storto il naso per vittorie ottenute senza merito o per sconfitte arrivate in quelle giornate in cui voi ragazzi avevate dato l’idea di non avere dato il 100% di voi stessi.
Ma non oggi!
Pur con un pesante fardello di 13 gol al passivo, negli occhi e nell’animo di ognuno di noi traspariva in maniera chiara ed evidente l’orgoglio per i nostri piccoli campioni.
Siete voi i nostri piccoli campioni, voi che vi siete misurati con un avversario più forte e lo avete fatto con coraggio e determinazione, col cuore e con le gambe.
Il punteggio finale, la sconfitta o la vittoria, vale niente in confronto all’emozione che ci avete trasmesso. Tutti.
Primo fra tutti Lelle-per-gli-amici, il nostro capitano di giornata. Proprio come un vero capitano guida la nave Catalunya contro i marosi creati dagli attacchi avversari. La sua nave sbanda, beccheggia, ma non affonda mai. Indica la giusta rotta ai compagni e li spinge a navigare con coraggio con la prua diretta contro le onde. Voto: 10.
Ci sono poi i Gemelli Diversi del Catalunya. Due ragazzi che, seppur diversi caratterialmente, sono accomunati dalla scarsa propensione all’accettazione della sconfitta. Ad ogni gol subito sbuffano, sbraitano e gesticolano contro tutto e tutti. Sono due leoni feriti che non si abbattono mai e che da ogni ferita subita traggono nuova forza e nuovo ardore per una lotta più serrata. Per voi, Matteo e Stefano un voto complessivo:19,95 – vedete voi come dividervelo ;-))))
10 pieno anche per il grande Francesco Idili. Costretto, causa infermeria piena all’inverosimile, ad impegnarsi anche in un ruolo con il quale ha meno dimestichezza, si prodiga senza mai perdersi d’animo. Per tutto il primo tempo non vede quasi mai la palla, ma poi la sua prestazione sale di tono e così quella di tutta la squadra per finire, con un crescendo rossiniano, con un terzo ed ultimo tempo in cui i ragazzi assaporano per lungo tempo l’idea di portare a casa un punto.
Come non premiare con il dieci anche le prestazioni valorose di Elia e Danilo. Il primo, pur nella difficoltà della partita, ritorna ad essere il solito furetto capace di creare scompigli nelle difese avversarie. Il secondo, pur con un’esperienza di campo ridotta rispetto a molti compagni, si cala pienamente nella parte del combattente. Lotta, difende, quando è possibile contrattacca. Il Catalunya ha trovato un altro leone indomabile.
Voto pieno anche per Emanuele. Un altro che non ci sta mai a perdere. Innervosito dall’andamento dell’incontro è comunque capace di non perdere mai la lucità ed essere il giocatore capace di mettere maggiormente in ambasce la retroguardia aversaria.
10 per Ivan, per Mauro, per Gabriele. Come tutti i loro compagni soffrono, lottano e non si perdono d’animo.
L’unico a non meritare 10 è il nostro portiere Alessandro Caria, che incassa i 13 gol. Per lui un meritatissimo 110 e lode.
Impegnato nella seconda partita ufficiale della sua giovane esperienza di calciatore si trova davanti uno degli avversari più forti mai incontrati dal gruppo 2003. E’ vero che per tredici volte deve piegarsi a raccogliere i palloni dal fondo del sacco ma in tantissime occasioni evita ai suoi compagni un passivo più pesante. E’ la più grande sorpresa di giornata con le sue uscite in presa alta, le parate a terra e la sicurezza che riesce a regalare a tutto il reparo difensivo. Grande Ale.
Alla fine è arrivata una sconfitta, ma una sconfitta che deve darvi orgoglio per il modo in cui avete saputo affrontare il valido avversario. Dovete essere orgogliosi di voi stessi così come lo siamo stati noi dei nostri piccoli campioni.
Orgogliosi dei nostri ragazzi che cadono e si rialzano perché non mollano mai, orgogliosi di quei ragazzi che vogliono stare vicini alla squadra anche quando non possono scendere in campo con i loro compagni, orgogliosi di quei ragazzi che fermati dai malanni di stagione attendono trepidanti a casa notizie sulla partita dei loro compagni, sulla partita della loro squadra.
Tutti insieme urliamo uno due tre Catalana Olè!
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