Interrios F.C. – Catalunya > 1 – 8

Per i Micro del Catalunya la sveglia suona presto anche la Domenica del 01 Marzo 2015, infatti nonostante sia passata solo una settimana il calendario Uisp ripropone un’altra trasferta in direzione Villanova Monteleone.

La carovana che parte da Alghero oggi è ancora più numerosa, comprendendo quasi l’intera rosa delle annate 2006/2007 con al seguito genitori fratellini e cagnolini vari.

Una fuga di notizie porta a conoscenza del fatto le forze dell’ordine locali, che previdenti si fanno trovare già schierate fin dall’all’arrivo delle auto algheresi, e per evitare disordini scortano i maleintenzionati ultras catalani fino al campo di gioco.

Gli animi sembrano tranquilli, … si può giocare.

La rosa è al completo, e il mister Silanos può alternare in porta la bionda Stefania e la mora Adriana.

Solita difesa impenetrabile con Leonardo Polo, Nicola D’avanzo e Jacopo DelRio.

Marco Usai a centrocampo e tandem d’attacco composto da Loris Cicala e Angelo Simula.

A disposizione accanto al Mister:Stefano, Francesco Sanna, Davide Finetti, Diego Quintilio, Lorenzo e Marco Auriemma.

Gli “uomini” di Stefano Silanos giocano bene mettendo ripetutamente in difficoltà gli avversari, sfiorando in più occasioni la rete.

Il mister fa ruotare l’intera rosa, dando spazio a tutti i convocati che ripagano la fiducia del Mister con prestazioni all’altezza.

Per la cronaca la partita termina con il risultato di 8 a1.

Da citare un bel tiro da fuori di Iacopo Del Rio che sfiora il goal negato solo dalla traversa.

Da sottolineare la rete di un sempre più più maturo Davide Finetti, le doppiette messe a segno da Marco Auriemma, Loris Cicala e dal 2007 Francesco Sanna.

In goal anche Marco Usai, che sorprende il portiere avversario con un bel tiro al volo da fuori area.

Tutti a casa? Neanche per sogno, la giornata non finisce qui siamo solo all’inizio.

La partita si sposta sul terreno di gioco dell’agriturismo Sa Mendula.

Le mamme che per l’occasione hanno esonerato il Mister Stefano Silanos schierano al centro del tavolo le buone forchette, ovvero i papà Steve Finetti, Michele Quintilio, Roberto Del Rio, Papà Simula, Marco Polo, Fabio Usai, Enrico D’Avanzo e Rosario Saccu.

Defilati sulle fasce i mister Stefano Silanos e il giovane Ivan.

Subentra dalla panchina Luigi Auriemma che comunque non tarda a recuperare il terreno perduto.

Lo schema del giorno prevede antipasti a base di formaggi, olive e salumi locali con pane carasau, vino della casa e acqua minerale che sgorga da una fonte vicina..

Secondo tempo che inizia con ravioli di ricotta per finire con pasta fresca condita con funghi e carciofi.

Si va ai tempi supplementari con porcetto, pinzimonio e verdura.

A quanto pare le mamme apprezzano non meno dei papà tali prelibatezze, innafiandole sovente con le giuste quantità di rosso.

Dopo i tempi supplementari in parecchi hanno pensato di finirla ai rigori con seadas, caffe, mirto e filuferru.

I bambini (disciplinatissimi a tavola), dopo pranzo previa autorizzazione dei genitori hanno abbandonato la sala per uscire all’aria.

Poco più tardi quando anche gli adulti hanno lasciato sedie e tavoli per confluire all’aperto si sono trovati in difficoltà nel riconoscere i propri figli.

Mentre alcuni non potendo resistere al richiamo del prato verde giocavano a palla, altri inseguivano per valli e colline un gregge di spaventate pecorelle.

Medesimo risultato. Tra schizzi, corse, ruzzoloni e scivolate, le divise del Catalunya, abbandonati i vivaci colori sociali, hanno mutato in tonalità varianti tra un marrone scuro e nocciola chiaro incastonati da qualche verde filo d’erba.

Come intuibile, trovandoci in una campagna con tanti animali,il marrone, chiaro o scuro che sia non è detto debba essere solo terra.

Un leggero odorino confermava la tesi..

Vedere i grandi adoperarsi con mille stratagemmi per cercare di ripulire in parte i piccoli monelli,(almeno per renderli trasportabili all’interno delle vetture), è risultata la situazione più divertente dell’intera giornata.

Un grazie a tutti i partecipanti, e in particolare al Mister Stefano Silanos che ha voluto fortemente l’evento, dimostrando (se ancora c’è ne fosse bisogno) che dietro “quell’aria da duro” c’è un cuore grandissimo in grado di contenere l’affetto che nutre nei confronti di tutti i suoi piccoli campioni..