Città di Ittiri > Catalunya 4-3

Spesso le sconfitte possono avere tanti perché: la sfortuna, le sviste arbitrali, la giornata no dei ragazzi, gli infortuni e tutto quanto può venire in mente ad ognuno di noi.

Altre volte, e questa è proprio una di queste, la sconfitta ha come unico motivo la forza dell’avversario. La forza di una compagine che ha dato dimostrazione di occupare con pieno merito la posizione in vetta alla classifica; una formazione in cui i valori tecnici vengono esaltati dalle notevoli capacità atletiche dei ragazzi, uno strapotere fisico che permetterebbe ai neroverdi del Città di Ittiri di cimentarsi – senza sfigurare – anche in competizioni di categoria superiore.

Pur al cospetto di tale avversario c’è da riconoscere il valore della prestazione offerta dai nostri ragazzi. Il grande cuore dei bianchi del Catalunya ha infatti trasformato quella che poteva essere una pesante sconfitta nella più pazza ed emozionante partita vissuta finora.

Il match, disputato sul “ventilato” Comunale di Ittiri, vede contendersi i 3 punti in palio le formazioni che, finora, occupano le prime posizioni nella classifica del girone.

La partita è sicuramente difficilissima ma questa volta il duo dei tecnici Ibba – Giorico può godere, seppur inconsapevolmente, del supporto tecnico del Neo-Mister S. Manunta che dalla tribuna dirige la squadra con maestria e saggezza sostenendo i ragazzi nei momenti di difficoltà ;-)))))).

Con il suo aplomb ed il delicato timbro di voce è sempre una spinta in più per i nostri ragazzi.

Che ci possiamo fare, il nostro Stefano (quello grande) ha un modo di vivere la partita molto intenso ma pure, e per fortuna, una estrema simpatia che gli consentirà, anche in questa occasione, di farsi una bella risata.

Il primo tempo si svolge con i nostri disposti nella metà campo a destra delle tribune e costretti ad attaccare controvento; una difficoltà in più che complica maggiormente le cose per i bianchi del Catalunya. Il Città di Ittiri, invece, ne approfitta per spingere con intensità e cercare il gol.

Arrivano subito un paio di buone, anzi ottime occasioni ma gli attaccanti di casa dimostrano di dover ancora registrare bene la mira prima di far capitolare la difesa dei bianchi.

La difesa, pur nelle difficoltà, riesce però a contrastare con efficacia gli arrembanti attacchi dell’Ittiri. Esaltante la prestazione del piccolo Davide che affronta senza nessun timore, quasi con sfrontatezza, i giganti che operano sulla sua fascia di competenza.

Tutti i ragazzi danno il duecento per cento, però se anche i corazzieri del centrocampo (Gabriele e Francesco) nei contrasti devono cedere alla maggiore forza fisica dell’avversario allora diventa difficile alleggerire la pressione che grava sulla difesa.

Alla fine l’equilibrio nel punteggio viene spezzato da una potente conclusione dalla distanza del n°21 che trafigge l’incolpevole Kadija.

La squadra di casa continua a rendersi pericolosa per tutto il primo tempo senza però trovare la rete del raddoppio.

Per il Catalunya da registrare una conclusione su calcio da fermo di Andrea ed alcune belle percussioni sulla fascia destra vanificate però dall’imprecisione nel momento della rifinitura con il cross a centro area.

Lo svantaggio minimo e la possibilità di giocare il secondo tempo con il vento alle spalle lasciano nei supporters algheresi un buon livello di fiducia.

In effetti il secondo parziale risulta più equilibrato.

Finalmente la compagine dei 3 Mister si affaccia con maggiore continuità nell’area avversaria e la difesa neroverde inizia a mostrare qualche incertezza.

Arriva anche la grande occasione per il pari ma il portiere compie una prodezza deviando in angolo una stupenda conclusione dalla breve distanza di Ale Doneddu.

Gol mancato, gol subito.

Passano pochi minuti ed il Città di Ittiri raddoppia.

Pochi istanti ed arriva anche il gol del 3 a 0. Conquistata la palla nella loro trequarti campo, i giocatori dell’Ittiri ripartono con prontezza ed in men che non si dica si trovano a occupare l’area del Catalunya con ben 6 giocatori d’attacco mentre i nostri centrocampisti arrancano nel tentativo di rientrare per dare manforte alla difesa.

Arriva così il gol che, per dinamica, è emblematico della differenza di forza atletica e che sembra chiudere definitivamente l’incontro.

Anche Mister Manunta abbandona la tribuna in preda allo sconforto.

Quasi tutti sembrano essersi ormai arresi.

…Quasi!

C’è un gruppo di ragazzi con un cuore enorme che non si arrende mai. Un gruppo che vince e che perde sempre e solo dopo aver speso tutte le proprie energie in corpo.

Siamo ormai giunti oltre la metà del secondo tempo e stanno per iniziare i 10 minuti più pazzi, entusiasmanti ed emozionanti del campionato.

Il Re Leone Gabry, fresco di compleanno, decide di celebrare i suoi 13 anni con il primo gol stagionale.

Potrebbe essere solo e semplicemente il gol della bandiera ma nell’animo dei ragazzi si accende una fiammella di speranza. Il canovaccio della partita viene totalmente stravolto. La voglia e l’orgoglio spingono i ragazzi là dove i mezzi fisici non gli consentono di arrivare.

Nel frattempo, – dopo Andrea – anche Francesco M, soccorso dall’imprescindibile factotum Gavino che nell’occasione indossa anche le vesti del portantino, è costretto ad abbandonare il campo per infortunio.

Riprende invece animo Mr Manunta che ritorna in tribuna pronto a guidare la squadra nell’assalto finale ma le rimostranze degli altri genitori (“…zitto che sennò porti sfortuna”) lo costringono a più miti consigli.

Nelle difficoltà si accende la voglia di protagonismo del fantasmagorico Alessandro Riu che trova l’ispirazione per fare ciò di cui è capace.

Dapprima accorcia ulteriormente le distanze trafiggendo il portiere in uscita con uno scavetto di gran classe. Poi ci regala una grande, seppur effimera, emozione.

C’è una rimessa laterale in zona d’attacco per il Catalunya. L’arbitro alza il dito per indicare che manca un solo minuto al triplice fischio. La palla viene rimessa in gioco e la difesa ittirese riesce ad allontanare il pericolo, ma i ragazzi del Catalunya ripartono prontamente e caparbiamente alla riconquista della palla.

Riparte l’azione d’attacco. Palla a Fabiano che azzecca il corridoio giusto per il compagno. Dalle tribune si vede subito che l’occasione è propizia ma quella piccola peste di Alessandro sembra volersi prendere gioco di noi e non tirare mai. Sono brevissimi istanti che durano un’eternità.

Alla fine parte il tiro ed è gooool!!!!

Tutti i ragazzi corrono a seppellire il nostro Joker sotto un abbraccio di gruppo.

Si sta per avverare ciò che fino a pochi minuti prima era sembrato impossibile.

Ma qualche volta (per fortuna o purtroppo a seconda dei punti di vista) accade ciò che è giusto debba accadere.

I ragazzi dell’Ittiri non si abbandono allo sconforto del pari subito. Messa palla a centro campo si lanciano subito all’attacco. Mancano pochi secondi alla fine ed il gioco non ha più una logica ma è solo confusione agonistica.

Da un batti e ribatti giunge palla ad un attaccante ittirese che prontamente lancia un proprio compagno (in evidente posizione di fuorigioco) che approfitta della posizione di vantaggio per battere Kadija con il gol che decide la partita. Resta giusto il tempo per riposizionare la palla nel dischetto di centrocampo e poi inizia la festa della squadra di casa.

Una sconfitta arrivata all’ultimo secondo, peraltro con una rete in fuorigioco, fa sicuramente male ma c’è anche da dire che nel complesso la vittoria della squadra di Ittiri è sicuramente meritata. Alla fine ha vinto chi ha meritato di vincere.

Per i nostri ragazzi una delusione cocente che deve però servire a renderli più forti. Vederli lottare in quel modo, uniti, pronti a difendersi l’un l’altro, è sempre e comunque un orgoglio.

Ed in fin dei conti anche in tribuna si è vissuta, come deve essere, una simpatica serata fatta di battute, sfottò e risate.

Bravissimi a tutti.

1,2,3 Catalunya-Mercede Alè!