E’ domenica, ma la sveglia suona presto anche oggi. Il calendario chiama a raccolta i rossoneri del Catalunya Rossi che alle 10:00 devono affrontare in trasferta i pari categoria dell’Ittiri Bianchi.
Alle 8:45 parte la carovana di 5 auto che sono capaci di giungere al campo di Ittiri seguendo ognuna un tragitto diverso, ma si sa “Tutte le strade portano a Ittiri”. Ultimo a giungere sul luogo della disputa è il nostro straniero di Mara, ma lui è stato alternativo anche nella scelta del luogo di partenza.
Si gioca per la classifica ma anche per sfatare la tradizione, una tradizione negativa che ha visto i 2003 soccombere spesso in quel di Ittiri.
A disposizione del mister: Francesca Testoni in porta; Francesco Idili, Matteo Campus, Giulio Lai con compiti difensivi; Andrea Catogno, Lelle Riu, Ivan Pischedda e Gabriele Livesu sulla mediana; Emanuele Trudu punta centrale.
Il fischio dell’arbitro segna l’inizio della contesa. Pochi secondi di gioco e un attaccante dei neri casalinghi si presenta solo davanti ad una freddissima Francesca che ipnotizza l’avversario e trasforma il pericolo in applausi.
Non è solo un caso, è un indizio che si fa subito prova. Per i nostri è un giorno critico. Le gambe della gran parte dei nostri piccoli atleti appaiono imballate, le idee annebbiate e la coesione di gruppo deficitaria.
Evidentemente il loro bioritmo mal si concilia con l’impegno previsto dal calendario e chiede al corpo di tornare a letto a dormire.
Per fortuna che qualcuno si tira fuori dalla massa. Oltre la già citata Francesca ci pensano Matteo, Emanuele e, a sprazzi, Lelle a prendere la squadra sulle spalle.
Ma sopra tutti c’è il Re Leone di questo gruppo, un bambino che, bene o male, gioca sempre col cuore, senza lesinare impegno e con la massima disponibilità ad essere da supporto per i compagni.
Sopra tutti c’è Gabriele.
Il nostro numero 9 prova, con una bordata dalla distanza, a suonare la sveglia ma la traversa gli dice di no!
Emanuele ne segue l’esempio. Gran dribbling a centrocampo, fuga sulla sinistra e saetta che va a stamparsi sul palo. Qualche altra occasione capita ancora sui piedi del “puntero” ma il gol non arriva. Sono però eventi occasionali.
Il gioco latita ed alcune mamme pensano di entrare in campo chi per servire al proprio figlio un caffè doppio chi per staccargli il cuscino dalla testa.
In campo c’è così tanta confusione che ne resta contagiato anche il direttore di gara, protagonista di un arbitraggio fantasioso ed “alternativo”.
Si giunge così alla fine del primo tempo.
Mister Marogna cerca di svegliare i suoi ma, come confesserà poi, gli basta guardarli negli occhi per capire che la situazione non ha rimedio.
Il secondo tempo si presenta con lo stesso canovaccio. Sbadataggine e disordine la fanno da padroni. Per fortuna non manca la voglia di lottare e provare a seguire l’esempio dato da Gabriele. Pur nelle difficoltà è il cuore rossonero a siglare il gol che sblocca la partita.
Conquistata la palla a metà campo si invola verso la rete avversaria e con un destro chirurgico batte il bravo portiere avversario.
Subito dopo Emanuele lo imita.
2 a zero; partita virtualmente chiusa, ma non per i valorosi atleti dell’Ittiri.
Su una delle tante disattenzioni del centrocampo rossonero Matteo non riesce a mettere la solita pezza e Francesca viene battuta da un sinistro chirurgico che si infila a fil di palo. Partita riaperta e ancora minuti di sofferenza per gli “ultras” del Catalunya.
Gli atleti di casa, incitati dai loro tifosi, spingono alla ricerca del pareggio.
Gran spiovente da fuori area, Francesca controlla la palla ma… i ragazzi di casa urlano Gooolll, si abbandonano ai festeggiamenti e l’arbitro indica il centrocampo. C’è però un altro ma… I ragazzi del Catalunya fanno notare all’arbitro che la palla è passata oltre la traversa e non c’è stato nessun gol.
Passo indietro dell’arbitro e si riparte dal 2 a 1.
A pochi minuti dalla fine ci pensa ancora Emanuele a provare chiudere definitivamente la partita. Direttamente da calcio d’angolo fa partire un fendente velenoso che inganna il portiere e si infila in rete.
Sospiro di sollievo per team e tifosi rossoneri che sperano di poter vivere gli ultimi minuti dell’incontro con più tranquillità. Ma è solo una pia illusione.
Da un fallo a centrocampo scaturisce una punizione teoricamente non pericolosa ma che una nuova disattenzione difensiva trasforma nel gol del 2 a 3.
Per fortuna non c’è più tempo. L’arbitro decreta la fine dell’incontro ed i piccoli del Catalunya possono incassare 3 sudatissimi punti.
Alla fine una vittoria meritata ma non ottenuta con il bel gioco di cui i ragazzi sono capaci. Ma come detto sono ragazzi, anzi bambini, e bisogna lasciare che vivano le loro partite anche in questo modo.
Un bravo a tutti i giocatori per l’impegno e la sportività mostrata in campo.
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