Catalunya Rossi – Città di Ittiri Verdi > 1 – 0

Solo un ultimo giro di lancette manca ancora per il triplice fischio.
La palla arriva ad Andrea, un dribbling poi due, viene raddoppiato triplicato ed arriva il fallo. Può essere l’ultima grande occasione di un incontro che ha già riservato mille emozioni.
Sulla palla vanno Andrea Emanuele e Gabriele. Dalla panchina il “Mister di Giornata” Giuseppe lancia però un’indicazione precisa: è il momento di Ivan. Andrea indugia ancora un attimo sulla palla ma poi lascia il via libera al compagno.

Ivan posiziona la palla e si allontana di 4 passi e assume la posizione di partenza.
Il portiere avversario chiama in barriera tre compagni; un po’ più a sinistra, un passo a destra e sono in posizione perfetta.
Sulle tribunette sale il livello di attesa, tensione ed emozione. Tanti compagni delle altre compagini del Catalunya sono pronti ad urlare il loro incitamento per il nostro mancino.

Tutti i compagni della panchina sono in piedi, anche Giulio che stoicamente sconfigge il dolore procuratogli da una botta alla coscia.

Sono pochi brevissimi istanti in cui ogni ragazzo rivede il film della sua partita.

Alex, subentrato nel secondo tempo a Francesca (sempre precisa e puntuale la sua prestazione), rivive i momenti più critici dell’incontro: la traversa colpita dagli avversari, un pericolosissimo terra-aria diagonale ma soprattutto la penetrazione con cui il bravissimo n. 40 avversario gli si è presentato davanti in totale solitudine. E’ la sua uscita a terra, precisa e spericolata, che ancora mantiene il punteggio in parità.

Andrea ripensa alle occasioni avute, tanti dribbling e contrasti con i suoi avversari, due punizioni calciate con poca fortuna ed una traversa che ancora grida vendetta.

Lelle ancora si mangia le mani per una deviazione volante da sottomisura che è terminata ad un centimetro dal gol.

Tutti i nostri difensori di giornata, privi del supporto dello Straniero, rivivono i mille e mille interventi eseguiti per fermare le avanzate avversarie; le chiusure precise di Antonio, le rapide diagonali di Davide la forza nei contrasti di un insuperabile Francesco.

Gabriele, anche mentalmente, continua nella sua lotta senza quartiere contro ogni avversario.

L’unico che non ha forse più energie da spendere nemmeno nei pensieri è Emanuele che, in una giornata in cui non ha avuto occasioni per esplodere il suo velenosissimo sinistro, per tutta la partita è stato a disposizione dei compagni dapprima con un importante lavoro di sponda poi, spostato a centrocampo, sfiancandosi in un continuo lavoro tra difesa e attacco.

E’ arrivato il momento, l’arbitro fischia e il gioco può riprendere.

Ivan può iniziare la sua rincorsa. Prima il piede sinistro e poi a seguire. I movimenti sono decisi e sicuri, non c’è ombra di tentennamenti. Gli è stata affidata la responsabilità della giocata decisiva e il nostro piccolo eroe se la prende tutta affidandosi al suo magico sinistro.
Arriva il momento dell’impatto sulla palla, piede destro ben piantato di fianco al pallone e sinistro che impatta la sfera senza violenza.
Potenza di tiro e delicatezza di tocco danno vita ad una traiettoria che si arrampica oltre la nutrita barriera e prosegue il suo volo che ha un’unica destinazione.
Come un poeta esprime il suo essere nei suoi versi, così il nostro poeta del campo si esprime soprattutto con il suo piede sinistro ed il finale non può essere raccontato altro che da una poesia, Goal di Umberto Saba:

Il portiere caduto alla difesa
ultima vana, contro terra cela
la faccia, a non veder l’amara luce.
Il compagno in ginocchio che l’induce
con parole e con mano, a rilevarsi,
scopre pieni di lacrime i suoi occhi.

La folla- unita ebrezza – par trabocchi
nel campo. Intorno al vincitore stanno,
al suo collo si gettano i fratelli.
Pochi momenti come questo belli,
a quanti l’odio consuma e l’amore,
è dato, sotto il cielo, di vedere.

Presso la rete inviolata il portiere
– l’altro – è rimasto. Ma non la sua anima,
con la persona vi è rimasta sola.
La sua gioia si fa una capriola,
si fa baci che manda di lontano.
Della festa – egli dice – anch’io son parte.

La formazione odierna: Francesca Testoni, Alex Silanos, Francesco Idili, Antonio Scanu, Davide Pensè, Giulio Lai, Alessandro Riu, Andrea Catogno, Ivan Pischedda, Gabriele Livesu, Emanuele Trudu.