Il pomeriggio di sabato 10 maggio vede i ragazzi della Scuola Calcio Catalunya incrociare i loro destini sportivi con i pari età della Città di Ittiri.
Siamo ormai giunti a fine stagione ed è tempo di verdetti finali così, dopo che i micro-campioncini hanno conquistato in maniera netta e meritata l’accesso alla finale del campionato Uisp, giunge il turno dei più esperti Pulcini rossoneri.
Oggi si gioca la semifinale di andata contro la formazione biancoverde che al termine dei gironi regolamentari ha preceduto “i nostri” di 2 punti. Mercoledì, in quel di Ittiri, ci sarà la sfida di ritorno e solo allora sarà designata la squadra finalista con un regolamento che tiene conto solo dei punti realizzati nei 2 incontri e non dei gol: con 1 vittoria per parte o con 2 pareggi (qualsiasi possano essere i punteggi delle 2 sfide) la finalista verrà decisa dai tiri dal dischetto.
La sfida si presenta subito tosta, almeno dal punto fisico. Rispetto ai nostri i giovani atleti Biancoverdi si stagliano all’orizzonte come colossi.
Ognuno (o quasi) dei nostri è costretto a guardare il diretto avversario dal basso verso l’alto, la potenza fisica potrebbe intimorirli e limitarne la prestazione.
Ma oggi è il giorno dove non conta quanta ombra puoi fare per terra, quanto sei alto e grosso; è il giorno coraggio, della determinazione e della voglia.
Nei momenti prepartita i ragazzi danno subito l’impressione di essere presenti, pronti alla sfida. La certezza finale si ha quando al momento di schierarsi in campo tutta la squadra si riunisce in cerchio ed a suon di “Catalunya Alè” si dà la carica finale.
La formazione di partenza vede schierati Francesca (il nostro capitano) in porta; “lo straniero” Matteo e “mini-tank” Antonio in difesa; “freccia catalana” Andrea a destra e “the magician” Lelle sulle fasce; al centro “materia grigia” Andrea ed in avanti “il matador” Gabriele.
In panca attendono frementi il loro turno “il poeta” Ivan, “stantuffo” Francesco, “pierino” Davide e “fortezza” Giulio.
I presupposti per fare bene ci sono tutti ma a volte il masochismo rende bello complicarsi le cose. A pochi minuti dall’inizio della fine una piccola sbavatura difensiva regala al numero 10 avversario la possibilità di calciare indisturbato verso la porta. Una puntata (in algherese “puntera”) violenta sorprende l’incolpevole Francesca che non può far altro che chinarsi a raccogliere la palla.
In campo e sulle tribune si vedono i primi segni di sconforto. Ma il match è tutto da giocare ed i ragazzi, richiamati dal loro mister a giocare con la testa, piano piano escono dalle sabbie mobili dell’abbattimento morale.
Con il passare dei minuti cuore gambe e testa iniziano a diventare un tutt’uno. Ognuno dei piccoli rossoneri affronta il proprio avversario con spirito gladiatorio. Il sempre coriaceo Antonio suona la carica, l’imprevedibile Lelle sfoggia una determinazione agonistica alla n-esima potenza (Lelle-al-Cubo) e Gabri fa a sportellate con tutta la difesa avversaria.
Ora i ragazzi sono nuovamente e pienamente in partita, il momento della svolta definitiva arriva grazie ad un terrificante destro dalla distanza della “freccia catalana” che viene deviato in angolo ma che suona come una sentenza sulla difesa avversaria.
Da quel momento inizia un piccolo assedio alla fortezza biancoverde. La bravissima “portiera” avversaria è chiamata più volte a sfoggiare interventi strepitosi.
I nuovi entrati Francesco Ivan Davide e Giulio si calano prontamente nella battaglia sportiva. Il Catalunya colleziona angoli su angoli e cerca il meritato pareggio. Andrea Testoni da una parte e Ivan dall’altra mettono in mezzo palloni invitantissimi ai quali manca però sempre la zampata vincente.
A forza di insistere però si arriva all’obiettivo. A pochi minuti dalla fine del primo tempo, sempre sugli sviluppi di un angolo, Antonio Bigi ottiene il permesso di sganciarsi dalla difesa, si incunea in area ed è il più lesto a catapultarsi su un pallone vacante che insacca prontamente in rete.
Catalunya 1 – Ittiri 1.
Nella frazione di tempo rimanente prima della pausa ancora il Catalunya va vicina al vantaggio con una sventola mancina di Ivan che impegna in una parata in 2 tempi l’estremo avversario.
Il riposo, vista la giornata di gran caldo, giunge opportuno e meritato per i ragazzi delle due squadre.
Mentre gli ospiti si attardano a rinfrescarsi all’ombra della panchina, i rossoneri sono presto in campo pronti a riprendere il discorso da dove lo avevano lasciato.
Si riparte per il secondo tempo ed è ancora il Catalunya a prendere in mano le redini del gioco e martellare con continuità sulla difesa ospite.
Andrea Testoni, dopo un primo tempo al di sotto delle sue potenzialità dovuto alla fatica ed alle botte rimediate nella partita con i 2004, fa salire il livello delle sue giocate e le occasioni per il vantaggio giallorossonero sono sempre più numerose. Sembra, però, che la palla non voglia entrare. Per spezzare l’incantesimo ci vuole una magia. Tanti ci provano fino a quando è Andrea Catogno a trovare la rete con un vero gioco di prestigio.
Direttamente da calcio d’angolo trasforma la lunetta in cilindro ed estrae un coniglio che vale il gol del 2 a 1. Una parabola perfetta che sfiora il primo palo e si insacca direttamente in porta nonostante l’estremo tentativo di parata del portiere avversario.
Il vantaggio non placa la furia agonistica che pervade la formazione di Mr. Marogna.
Ancora su calcio d’angolo nasce il gol del 3 a 1 con una sfortunata deviazione nella propria porta da parte di un difensore biancoverde.
Con la partita in mano anche il matador Gabriele viene richiamato al riposo dopo aver “sportellato” senza pausa con tutti i difensori avversari.
Per pochi minuti i rossoneri perdono il loro punto di riferimento avanzato e le azioni d’attacco perdono d’efficacia, ma l’andamento dell’incontro non sembra prospettare dei pericoli eccessivi per la difesa. Ci vuole un’invenzione di un attaccante ittirese a rendere incandescenti gli ultimi minuti della partita. L’arbitro fischia una punizione a favore degli ospiti a pochi metri dal limite dell’area.
Francesca comanda e dispone sapientemente la barriera e si posiziona sul palo scoperto. Inizia una sfida diretta con l’attaccante avversario. Questi calcia con violenza la palla che schizza inesorabilmente verso l’incrocio dell’angolo coperto dalla barriera e lontano da ogni possibilità di intervento del portiere. Catalunya 3 – Ittiri 2 e discorso riaperto.
Ora gli avversari sperano ed hanno anche l’occasione per il clamoroso pareggio ma questa volta Francesca è pronta a rispondere in maniera superlativa e fermare sul più bello l’avversario già pronto ad esultare. Ad esultare per la grande parata sono invece i ragazzi della panchina rossonera ed i ragazzi in campo che fanno i loro complimenti alla compagna.
Passata la paura sono ancora i nostri a condurre le danze e finalmente trovano il gol che chiude definitivamente tutti i discorsi per questa prima partita di semifinale.
Al termine di una prepotente incursione sulla destra del solito combattivo Davide – sempre vincitore nei contrasti con i vari Golia avversari – che impegna tutta la difesa avversaria è pronto ad intervenire il bomber Gabriele che da due passi insacca. 4 a 2 e fine dei giochi, per ora!
Complimenti a tutti i ragazzi rossoneri-biancoverdi ai dirigenti-allenatori ed ai tifosi, di tutti i colori, per lo spirito allo stesso tempo battagliero e sportivo con cui hanno affrontato la sfida. Tutto nel segno della correttezza che deve sempre fare da contorno a questa partite ma che purtroppo non è così scontata come dovrebbe essere.
Ed allora appuntamento a mercoledì con i ragazzi ed i tifosi Biancoverdi e vinca il più bravo.
P.S. – in una partita così combattuta ed avvincente l’unico rammarico è quello di non aver potuto assistere alla “prestazione” a bordo campo del lord Gavino. Siamo sicuri che ci avrebbe regalato delle esultanze degne del miglior Tardelli targato Spagna ’82.
Da segnalare anche l’assenza nelle file rossonere del bomber Emanuele, un ragazzo che ha l’ X Factor per il gol.
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