Catalunya Gialli – Catalunya Rossi > 2 – 2

Ore 15:15, va di scena la partita dell’amarcord.
I ragazzi del 2003 incontrano, per la prima volta da avversario, colui che per due anni è stato l’allenatore che li ha visti crescere e li ha guidati sul campo in tante “battaglie”: mister Gianfranco, ora alla guida dei Catalunya Rossi.

Gli aspetti sentimentali, uniti alla grande amicizia tra i ragazzi delle due compagini, fanno pensare ad una partita in cui l’agonismo non sia dei più accesi.

Mai previsione è più sbagliata.

Il fischio d’inizio dell’arbitro giunge alle orecchie dei ragazzi con la forza perentoria di un comando del Generale Massimo Quinto Meridio alle sue truppe; al suo via scatenano l’inferno.

Subito il campo diventa un’arena gladiatoria. Non c’è respiro, non c’è timore, non c’è tatticismo.

Le due squadre, appaiate in classifica, vogliono entrambe vincere. Giocano a viso aperto e si affrontano colpo su colpo. Il Catalunya Gialli si fa preferire nella fase di palleggio e giro-palla ma i Rossi pungono di continuo con ripartenze rapide.

La riconquista di ogni palla diventa una battaglia.
Da una parte, nel centrocampo dei gialli i piccoli Andrea e Ivan contrastano senza timore il gigante Alessio (gigante per la prestazione ancor più che per la statura) e Gabriele è il solito leone indomabile. “Lelle” illumina l’attacco con sprazzi di geniale fantasia, Davide è una continua spina nel fianco della difesa avversaria ed Emanuele accende la luce rossa del pericolo ogni volta che ha una palla minimamente giocabile. In difesa Matteo, Giulio e Francesco sono la solita sicurezza e non disdegnano pericolose sortite offensive. Dalla linea di porta Matteo Delrio guida tutti con la solita sicurezza.
Dall’altra parte nessuno è da meno. Testoni, al suo debutto nel Catalunya, si dimostra un portiere difficilmente superabile; la difesa, in tutti i suoi uomini, tiene ottimamente le posizioni ed è pronta a rilanciare l’azione verso un centrocampo al quale Enrico Rosella e Alessio Salvatore regalano fantasia e forza. Le azioni d’attacco, orchestrate dalle geometrie mancine di Franceso Tanda, sono sempre pungenti e pericolose.

In questo continuo batti e ribatti è il Catalunya Rossi a passare in vantaggio con una deviazione volante di Enrico che, in mischia, anticipa l’intervento della difesa.
E’ un brutto colpo, ma in battaglia non c’è tempo per leccarsi le ferite; ci si arma di nuovo coraggio e si va incontro all’avversario. Così i ragazzi di mister Marogna partono a testa bassa alla ricerca del pareggio; pressano su tutte le palle, non danno respiro all’avversario e dopo 4 minuti giungono al pareggio con una penetrazione inarrestabile di Gabriele Livesu.
Il primo tempo si chiude con il risultato di 1-1 ed i ragazzi si godono il meritato riposo.

Alla ripresa però è nuovamente battaglia. La stanchezza rende la partita ancora più aperta e spettacolare. Le occasioni da gol fioccano per entrambe le squadre e la prima a gioire è ancora la squadra dei rossi che passa sul 2-1 grazie ad una punizione calciata magistralmente da Alessio Salvatore.
Ma nessuna delle due compagini difetta di cuore. Pochi minuti ed è nuovamente pari. Emanuele Trudu intercetta una conclusione di un compagno, stoppa la palla e fa secco l’estremo difensore avversario. E’ 2-2, ma non basta.

Tutti voglio vincere; ancora occasioni su occasioni per entrambi ma il gran correre rende gli atleti meno lucidi al momento della finalizzazione. Si arriva così al triplice fischio finale che sancisce la vittoria di entrambe le squadre.
Il tabellino finale recita 2-2, la classifica assegnerà solo 1 punto a testa, ma chi oggi ha visto i ragazzi giocare dando tutto sé stessi non può che considerarli vincitori e attribuirgli un meritatissimo 10 e lode.