Catalunya Gialli – Audax > 3 – 2

Mille e ancora mille parole possono raccontare la sfida odierna, ma solo una la descrive veramente: capolavoro.
Un incontro difficile contro una squadra di rango regala 3 punti pesantissimi ai piccoli rossoneri.

Alcune assenze ed un gol incassato nei primissimi minuti presagiscono qualcosa di sinistro. I ragazzi però hanno cuore voglia di vittoria e qualità e così

trasformano quel qualcosa di sinistro in qualcosa di mancino. Sì, mancino. Mancino come il piede fatato di Ivan e mancino come il piede prediletto di Emanuele che si abbatte come una sentenza sulle speranze dei suoi ex compagni biancoverdi.

Agli ordini di mister Gabriele e del suo coadiutore Gavino il Catalunya Gialli si schiera con “sicurezza” Mattia Urtis (che sostituisce l’assente Alex) in porta; “lo straniero di Mara” al secolo Matteo, Francesco “non sbaglio mai”, Giallo-Giulio e “musolungo” Gabriele con compiti prevalentemente di copertura; lo zar Ivan, speedy Lelle, moto-perpetuo Davide e Emanuele “l’implacabile” in avanti. Andrea in panchina ad incitare i compagni.

Come detto la partita si apre nel peggiore dei modi. I biancoverdi dell’Audax orchestrano una bella azione offensiva e si presentano con un uomo solo davanti a Mattia che viene incolpevolmente battuto.

Per alcuni minuti i rossoneri sembrano accusare il colpo ma riescono comunque ad evitare pericolosi sbandamenti difensivi. Passa il tempo, i muscoli si scaldano ed arrivano a pieno regime, l’intesa cresce di secondo in secondo e la partita cambia. Gabriele e Matteo aggiustano l’assetto arretrato, gli uomini di centrocampo iniziano a muovere la palla con velocità ed il gioco cresce di qualità. La rotta per una pronta risalita della corrente è segnata. I ragazzi attaccano decisi con vento in poppa e barra dritta. Con tutte le forze vogliono il pareggio.

I ragazzi dell’Audax sono costretti ad arretrare le linee per controbattere le arrembanti avanzate dei nostri. La catena di destra, formata da Francesco e Davide, funziona con la precisione di un orologio svizzero; la catena sinistra, con Alessandro e Ivan, è meno precisa ma più fantasiosa. Ne nascono alcuni minuti di costante pressione che portano più volte il Catalunya alla conclusione. E’ soprattutto Emanuele a rendersi pericoloso una, due, tre volte. La terza volta (come pronosticato in tribuna dal mago Giovanni) è proprio quella buona. Pressa altissimo la difesa avversaria, ruba palla e con un terribile sinistro al fulmicotone batte il pur bravo portiere che niente può contro la voglia di gol del nostro Emanuele.

Il pareggio non calma i ragazzi, li carica ancora di più. Ora vogliono il vantaggio. E’ ancora un tiro mancino, il magico sinistro di Ivan che si esibisce in una splendida girata al volo e insacca. Catalunya 2 Audax 1.

Un meritato riposo attende le due compagini. Se il primo tempo è stato battaglia pura, il secondo si prospetta ancora più agguerrito.

Si attende la reazione biancoverde ma la partenza è ancora a favore dei ragazzi di mister Marogna. La pausa non ha affievolito il loro ardore agonistico, attuano ancora un forsennato pressing a tutto campo. Conquistano palloni su palloni e portano pericoli continui alla porta avversaria. Il gol è nell’aria ed arriva inesorabile, anche se nella maniera meno prevista. Un capolavoro fatto di stile coraggio e follia.

Sugli sviluppi di un calcio d’angolo nasce una mischi fatta di batti e ribatti. Una conclusione di Ivan viene ribattuta, la palla si impenna e finisce fuori dall’area. Tutti aspettano che ricada, ma non lui. Spinto dalla folle voglia di stupire, Emanuele si lancia in una sfida alla forza di gravità; spalle alla porta si inarca nel cielo e regala ai tifosi una fantasmagorica rovesciata che porta il punteggio sul 3 a 1. La legge dell’ex colpisce ancora.

Cotanto splendore però più che illuminare sembra abbagliare i ragazzi rossoneri.

Il centrocampo perde un po’ le misure e diventa sempre più falloso. Ne conseguono alcune punizioni da posizioni pericolose e letali. Proprio su una punizione dal limite i biancoverdi accorciano il punteggio e riaprono la partita. I rossoneri ora soffrono, gli ospiti non hanno a da perdere e si buttano all’arrembaggio. Mattia compie anche lui il suo capolavoro prima con una respinta di piede su un tiro ravvicinato poi con uno splendido volo a levare da sotto la traversa una punizione calciata magistralmente da un suo avversario.

La difesa allora serra le fila e Gabriele Livesu, seppur “sacrificato” in un ruolo che non ama, ascolta e segue diligentemente le direttive del tecnico ergendo una barriera insormontabile per gli avversari. Il triplice fischio segna l’inizio della festa. Un valido avversario è stato superato. I ragazzi hanno fornito una prova al massimo delle loro potenzialità meritandosi quasi tutti un bel 10.
Un 10 e lode invece per Emanuele che ha saputo coronare con 2 splendidi gol una prova pari a quella dei suoi compagni. Un meritato complimento anche a tutti i ragazzi dell’Audax.