Catalunya Gialli – Atletico Bosa > 2 – 2

Now or Never. Ora o mai più.

Dopo l’ultimo pareggio casalingo i boys rossoneri sono chiamati alla vittoria per non vedere allontanarsi irrimediabilmente il treno dei play-off.

Questa volta i ragazzi sono tutti a disposizione e fa il rientro come secondo in panchina un attivissimo Gavino.

La partita è bella e vivace. I biancoblu bosani evidenziano subito una maggiore fisicità ed una spiccata abilità nel giocare negli spazi lasciati dalla formazione catalana.

I nostri ragazzi mettono in campo il 100% dell’impegno ma non ottengono i risultati sperati. Il gioco non è fluidissimo e spesso il centrocampo viene sorpreso dalle ripartenze avversarie. La difesa però è composta da elementi agguerritissimi; Matteo è sempre puntuale nelle chiusure e Francesco gioca la sua più bella partita. Sempre con il coltello fra i denti, azzanna le caviglie ad ogni avversario che soltanto osa passargli vicino e –all’occasione- è anche pronto a spingere sulla fascia. Alex, da par suo, è sempre pronto a mettere una pezza là dove non possono arrivare i suoi compagni. I problemi nascono a centrocampo, dove i ragazzi -pur volenterosi e combattivi- sono però “balbettanti” e non riescono ad esprimere il meglio delle loro potenzialità. Da questo deriva la mancanza di forniture di palloni invitanti per le punte rossonere.

E’ un momento di sofferenza ed il Bosa ne approfitta trovando il gol del vantaggio dopo averlo sfiorato qualche attimo prima con una conclusione finita sulla traversa. Lo svantaggio però non ridesta gli uomini di Gabriele Marogna. Vanno vicini al pari su una punizione magistralmente calciata dal nostro “Matador” ma altrettanto magistralmente deviata in angolo dall’estremo avversario.

Dopo tanta sofferenza il fischio dell’arbitro Bardino regala un momento di tranquillità.

In questi pochi minuti di pausa il nostro Mister raduna i suoi ragazzi e parla loro. Non sappiamo cosa abbia detto ma i ragazzi sembrano pungolati nell’orgoglio. Al rientro in campo non ci sono più sette giocatori, c’è finalmente una squadra.

Ha inizio un’altra partita. I ragazzi ora non sperano nel pareggio, i ragazzi vogliono il pareggio. I ragazzi vogliono e cercano con coraggio il loro premio, il gol.

Matteo, abbandonate momentaneamente le linee difensive, dà supporto agli attaccanti e sugli sviluppi di un angolo va vicinissimo al suo primo gol stagionale. Si coordina perfettamente e scaglia un fendente micidiale che purtroppo viene bloccato dal fianco di un difendente avversario. Disperazione sulle tribune e disperazione in panchina di Gavino che non riesce (per ora) a sfogare la sua gioia.

Il gol è nell’aria ma… arriva la beffa. Contropiede perfetto del Bosa che va ancora a segno e si porta sul doppio vantaggio.

E’ una batosta che però sembra colpire più i tifosi che i giocatori. Loro, ormai, hanno inserito il pilota automatico programmato sull’opzione “avanti tutta”. E allora avanti sia.

Gli attacchi si fanno sempre più veementi. Il centrocampo ora gira a mille e le punte iniziano ad asciugare le polveri. Attorno alla porta del Bosa l’aria si fa sempre più incandescente; è l’ora che i ragazzi decidano il loro destino. Emanuele si lancia in una rincorsa disperata verso una palla che sembrava persa ma “chi vuole può”. Anticipa il portiere che lo travolge, la palla finisce a Davide che da posizione favorevolissima (praticamente sulla linea) calcia fuori però… è rigore. L’arbitro ha deciso per il penalty. Si incarica della trasformazione Gabriele. Fischio dell’arbitro, Gabriele parte. Tutti si aspettano la botta che sfonda la porta ma lui sceglie la classe; portiere a sinistra e palla a destra. Esecuzione perfetta.

Dimezzato lo svantaggio i ragazzi acquisiscono ancora più coraggio. L’unico che potrebbe essere demoralizzato, per aver mancato un gol facile, è Davide.
Ma nel suo nome c’è il segreto di una forza incredibile. Come il Davide biblico era stato capace di sconfiggere Golia, così il nostro è in grado di superare ogni avversità. Anzi è in grado di fare anche di più, è in grado di fare magie degne dei più grandi illusionisti. Come un moderno Oudini scappa dalla gogna dell’errore e vola verso l’esaltazione della gloria. Sugli sviluppi di un fallo laterale la palla rimpalla nella sua direzione, perfetto stop di petto e stratosferica-eccezional-fantasmagorica girata al volo di sinistro che va a spolverare l’incrocio dei pali. Più che un gol un eurogol. Tutti i compagni corrono ad abbracciare il nostro eroe, ma il più attivo è Gavino che finalmente riesce a sfogare la sua gioia in un abbraccio generale a tutti i ragazzi. Mancano pochi minuti, è l’ora di provare a cercare la vittoria. La palla buona capita sui piedi di un attivissimo Alessandro ma la conclusione viene ribattuta a pochi passi dalla porta.

La partita termina con un giusto pareggio, con due squadre che si sono divise un tempo per parte ed hanno giocato una partita piacevolissima e corretta. Complimenti a tutti.