E’ nuovamente sabato, è nuovamente giornata di campionato. Una sfida difficile ma stimolante attende i ragazzi rossoneri.
Nelle orecchie dei giocatori ancora risuonano i richiami del loro Mister in seguito alla prova incolore del turno precedente.
Si narra che anche i genitori ultras abbiano riservato per i loro piccoli atleti dei trattamenti punitivi; secondo voci incontrollate alcuni bambini hanno dovuto passare tutta la settimana chiusi nello sgabuzzino, ad altri invece è stato concesso un solo pasto al giorno.
Per tutto questo (qualcuno crede che sia veramente accaduto?) e per il desiderio di rivalsa, la squadra si presenta in campo con grande voglia di dare battaglia. Non sono gli stessi bambini abulici e svogliati della partita con l’Ittiri.
Hanno tutti gli occhi della Tigre. Ale/Lele ha addirittura gli occhi di 2 tigri e questo lo porterà, sotto lo sguardo attento del fratello Leonardo – suo grande tifoso sempre pronto ad incitarlo ed incoraggiarlo ad ogni suo ingresso in campo (vero Leo?) – a fornire una prova maiuscola con grandi giocate fatte di tecnica ed agonismo.
Il tema della partita appare evidente ancora prima del fischio d’inizio: la forza fisica dei nostri avversari contro la scaltrezza e rapidità dei furetti rossoneri.
Il campo pesante non ci dà certo una mano ma da subito la manovra appare fluida.
Il gioco a centrocampo scorre bene col Matador Gabriele in regia e sulle ali i nostri 4 pesi massimi Andrea Ivan Davide e Alessandro (tutti insieme non ne fanno uno intero).
In difesa ognuno è pronto sia a chiudere sugli attacchi avversari sia ad iniziare ed impostare dal basso ogni nuova azione (la filosofia è quella di cercare e fare gioco, il risultato verrà di conseguenza); l’attacco è affidato al cecchino Emanuele mentre la difesa della porta è compito di un Alex che anche oggi ha dato prova dei suoi continui progressi.
I primi pericoli sono per l’Alghero ma la mira degli attaccanti non è precisa.
Andrea, smarcato da un compagno, ha l’occasione di battere verso la porta avversaria. Colpisce di prima intenzione ma fa cilecca, svirgola la palla che termina nei pressi della bandierina.
Emanuele ed Ivan sono sempre pronti a scagliare dei fendenti velenosi che però cozzano sempre contro il muro difensivo avversario.
Anche l’Alghero inizia ad affacciarsi in avanti e si rende pericoloso soprattutto con il suo “uomo” di punta. Alex è chiamato a compiere alcuni interventi decisivi, ma a può su una bellissima giocata del bomber dell’Alghero che salta 2 difensori e realizza il gol del vantaggio.
I ragazzi si lanciano in avanti alla ricerca del pareggio.
La roccia Matteo con grande slancio si butta in avanti per sfruttare le azioni su angolo e per poco non trova il gol del pari.
Il primo tempo giunge al termine senza cambiamenti.
Il secondo tempo inizia con i botti. Le squadre sono entrambe agguerritissime, vogliono fare gol.
Il gol arriva. Fallo di mano al limite dell’area (inizialmente sembrava rigore ma l’analisi alla moviola ha dato ragione all’arbitro). Viene incaricato della battuta Emanuele. La distanza dalla porta è breve. 3 uomini coprono il primo palo, il portiere staziona sul secondo, non c’è molto spazio. Lunica soluzione sembra la battuta di potenza.
Fischio dell’arbitro. Emanuele finta la botta. Ingannata, la barriera che si muove. Colpo secco rasoterra sul primo palo, lasciato scoperto. Il portiere non può che piegarsi a raccogliere la palla da dentro la porta. Bella punizione tirata con grande intelligenza e astuzia.
Il punteggio di 1-1, però, appare subito un risultato che non potrà durare a lungo. Le squadre vogliono vincere. La lotta è accesa, gli scontri si susseguono in ogni zona del campo. Da uno di questi esce vincitore il bomber dell’Alghero che scaglia un gran tiro e batte ancora Alex.
Il Catalunya non ci sta. Si catapulta in avanti con tutte le forze e con tutti i suoi giocatori. Un gran tiro di Francesco e alcune altre conclusioni dei suoi compagni fanno gridare al gol, ma il gol non arriva. Dall’altra parte Alex compie un paio di parate strepitose, scattando come un felino scatta a coprire ogni più piccolo angolo della sua porta.
Il triplice fischio sancisce la vittoria dell’Alghero ma i nostri ragazzi possono abbandonare il campo a testa alta. Hanno nuovamente messo in mostra il loro gioco fatto di fraseggi e velocità.
Questa settimana nessuna punizione corporale e almeno 3 pasti per tutti.
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