Catalunya – Alghero Gialli > 1 – 1

Nella stessa giornata in cui alla scala del calcio di Milano va in scena il derby rossoneroazzuro, alla Taulera di Alghero si disputa la stracittadina Pulcini tra Catalunya e Alghero Gialli.

La partita valevole per l’undicesima giornata del campionato Mini a 9 rappresenta di fatto l’ultima partita ufficiale dell’anno 2013 per cui è doveroso stilare il bilancio annuale dell’attività calcistica dei bambini del Catalunya nati nel 2004 guidati da Mister Mirko Sanna: Secondi classificati al fotofinish nel campionato UISP Micro; Primi classificati nel prestigioso trofeo Città di Alghero Memorial di Marco; Primi classificati al trofeo Sanna Casti; Primi classificati al torneo città di Bosa; Primi classificati al Torneo di Sorso; Primi classificati al Trofeo Barbagia (Tonara); Primi classificati al torneo di Codrongianos, il tutto per il totale di un secondo posto e 6 primi posti, davvero niente male!.

Dopo la parentesi di bilancio parliamo della partita odierna che si è conclusa sul risultato di 1 a 1 senza vinti ne vincitori.

Come ogni derby che si rispetti, tribune gremite in ogni ordine di posto e tifoserie suddivise equamente tra gli spalti.

La bilancia del pronostico pende dalla parte della squadra di casa cioè il Catalunya che occupa la quinta posizione della classifica ma il derby non è mai scontato per cui gli scommettitori optano per la tripla 1×2.

I bambini di Mirko Sanna, ancora privi di Roberta Petza per infortunio, temporeggiano oltre il tempo dovuto negli spogliatoi e tra gli spalti si vocifera che stiano ultimando la lettera a babbo Natale.

Il clima vacanziero del Catalunya si manifesta subito in campo e così dopo il fischio iniziale si assiste a un primo tempo in cui l’Alghero, scesa in campo molto più determinata dei padroni di casa, tiene ottimamente il campo e stronca sul nascere quasi tutte le azioni che il Catalunya vacanziero cerca quantomeno di iniziare.

Il primo tempo scivola via senza grossi sussulti ad eccezione di una punizione ospite che attraversa tutta l’area e sulla quale la punta dell’Alghero in probabile posizione di off side arriva con un attimo di ritardo e di un calcio di punizione di Andrea Testoni fermato sulla linea da Alessio Piras trasformatosi per l’occasione nel secondo portiere.

Nell’intervallo Mister Sanna prova a scuotere i suoi cercando di farli tornare con la testa sul campo tralasciando così i probabili pensieri sui doni che da qui a qualche giorno si andrà a scartare.

La scossa non provoca effetto e al rientro in campo arriva immediatamente il vantaggio ospite con un incursione in area di Davide Dolce che semina gli avversari come fossero birilli e batte in uscita l’incolpevole Daniele Sanna.

Vantaggio ospite e metà degli spalti in evidente euforia. Giusto così. A questo punto il Catalunya si sposta dall’albero di natale e capisce che se non si sveglia l’unico regalo sarà quello che loro faranno agli avversari odierni cioè la vittoria e i 3 punti.

La sberla del gol e un paio di accorgimenti tattici adottati da Mister Sanna, cambiano il volto della partita con il Catalunya che sposta letteralmente il baricentro del gioco verso la metà campo ospite alla ricerca del pareggio, che dapprima sfiora con un tiro dalla distanza di Andrea Testoni finito sul palo e successivamente ottiene con un calcio di punizione dalla distanza da parte di Antonio Bigi che riesce a indirizzare la palla sotto la traversa in posizione imprendibile per l’estremo Luca Cuccureddu.

I giallorossoneri del Catalunya sanno che possono farcela e trascorrono il resto della gara in posizione offensiva cerando in tutti i modi di ottenere il gol della vittoria ma una serie di errori in fase di finitura impediscono quanto auspicato.
Termina così una partita senza vinti ne vincitori che prosegue nello spazio antistante lo spogliatoio a colpi di patatine, panini, panettoni e spumante.

Auguri di Buon natale a tutti e un felice anno nuovo.

Come ogni rendiconto che si rispetti riportiamo di seguito l’esito dei giudizi:

Daniele Sanna: La sua pacatezza ed educazione con l’aggiunta dello spirito da scout lo aiuta a non perdere mai la calma e a trovarsi pronto in qualsiasi situazione anche quando l’attenzione della gara è orientata verso la porta avversaria rimane concentrato sul suo ruolo svolgendo il compito con ottimo risultato: “NUMERO UNO”

SERRA Federico: Impiegato in entrambe le fasce con l’aiuto della sua buona tecnica ogni volta che viene chiamato in causa risponde presente con prestazioni utili al contributo della squadra: “SOLDATINO”

COSSU Gianluca: Non parla molto, in quanto poco chiacchierone, ma si vede e si fa sentire sugli avversari soprattutto quando c’è da lottare lo si trova pronto in qualsiasi situazione e in qualsiasi ruolo: “ADATTABILE”

MELONI MATTIA: Carattere silenzioso, non va mai fuori posto mettendo in pratica le volontà dell’allenatore senza mai ribadire, spesso con le sue diagonali sopperisce a situazioni pericolose:”PUNTUALE”

FOIS Antonio: Mancino naturale spesso impiegato come ultimo baluardo con il passare del tempo acquista sempre più sicurezza sino a provare azioni personali sulla fascia di sua competenza con ottimi risultati:”IN CRESCITA”

SECONDO Cristiano: Fisico possente, forza stellare, viene impiegato in diversi ruoli e lui risponde con impegno e grinta raggiungendo l’apice quando viene impiegato sulla fascia destra in campi più consoni al suo fisico: “GIGANTE”

PONZIANI Alessandro: Metronomo di destra quando l’asma non lo blocca rischia di fare il solco sulla fascia, affronta i match senza ansia e spesso con grande disinvoltura riserva giocate impossibili al servizio dei compagni d’attacco: “SPENSIERATO”

BIGI Antonio: I “colpi di testa” sono la sua specialità, per fortuna sono sempre meno quelli caratteriali ed sempre più quelli di gioco; impiegato in diversi ruoli si mette a disposizione e si adatta a tutto, riesce a dare il contributo con interventi al limite della regolarità e con rischi d’infarto per i sostenitori ma lo spirito caparbio e Macchiavellico del fine che giustifica i mezzi gli da ragione: “DUTTILE”

TESTONI Andrea: Arriva all’interno di un gruppo abbastanza solido e lui entra in punta di piede mettendo a disposizione dei nuovi compagni la sua tecnica e intelligenza calcistica. Come un vero maestro di musica dirige l’orchestra dettando i tempi di gioco e riservando giocate da applausi: “VALORE AGGIUNTO”

LANGELLA Gabriele: La sua crescita calcistica viene spesso interrotta da qualche problema fisico che ne condiziona le prestazioni, quando però sta bene si mette a disposizione della squadra nel doppio ruolo di attaccante e centrocampista contribuendo ad aumentare il valore del gruppo senza mai perdere il suo vizio naturale del gol: “IMPREVEDIBILE ”

LODI RIZZINI Gabriel: Spostato nel ruolo di attaccante, combatte sempre e fa sentire il suo peso alle difese avversarie, finalizza le giocate e spesso manda in gol i centrocampisti, quando sembra giocare con sufficienza riesce ad inventare qualcosa che ne esalta la prestazione: “LOTTATORE”

PETZA Roberta: Si aggiunge al gruppo con grande impegno e soprattutto con una classe comportamentale che solo una figura femminile può avere, se a questo aggiungiamo la tecnica delle sue giocate e la facilità di di corsa, viene fuori un altro valore aggiunto che nel caso specifico è giusto definire: “PRINCIPESSA”

MASIA Nicolò: Impiegato nel ruolo di attaccante, con il suo scatto da felino risulta una vera spina nel fianco per le difese avversarie, lotta su tutti i palloni e spesso in silenzio raggiunge l’appuntamento con il gol: “RAPIDO”

ALLENATORE SANNA Mirko: Porta avanti il gruppo da due stagioni e mezzo, facendo seguire un percorso di crescita che ha condotto la squadra ad ottenere risultati eccellenti. Durante gli allenamenti risulta un sergente di ferro alternando “bastone e carota” alle lezioni di calcio che non risultano mai monotone e soprattutto nell’ultima annualità ricche di giochi utili alla causa. Non lascia mai niente al caso preparando qualsiasi impegno con la dovuta attenzione e centellinando le proprie risorse. Nelle partite l’eccessiva concentrazione sembra trasformalo caratterialmente e così il ragazzo silenzioso diventa un martello per la concentrazione dei bambini in campo: “INSEGNANTE PROFESSIONALE”

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