Catalunya – Alghero > 2 – 2

E’ già sabato mattina ed il risveglio del gruppo Catalunya 2003 sa subito di buono, di dolce; nell’aria frizza un’inspiegabile voglia di festa.
Zie, mamme e tutti i componenti della grande famiglia allargata del Catalunya si impegnano in una sfida all’ultimo fornello nel chi, con i propri manicaretti, sa stuzzicare le papille gustative dei nostri campioncini.
Lanciata la sfida da zia Noemi e la sua torta bicolore, subito risponde mamma Mavi con un ciambellone che è un tripudio di bandiere e regala una nota di internazionalità alla sfida. A sorpresa, giocano in contropiede gli amici di Villanova (prometto che prima o poi impareremo anche io vostri nomi, oggi intanto abbiamo fatto chiarezza su chi sia Mauro e chi Stefano. Forse) che tentano i piccoli atleti col più italiano dei piatti rivisitato in forma di dolce: le squisite pizzette.
Bibite e stuzzicherie di ogni tipo fanno da contorno alla sfida.
Alle 15:30 inizia la partita ma non si vede l’ora che finisca per passare allo scontro a bordo tavola.
Arrivati al campo l’inattesa visita di Alex, che fino a pochi mesi fa ha vestito il ruolo di saracinesca a difesa dei pali del Catalunya 2003, rende ora comprensibile tutta questa voglia di festa che ha accompagnato la mattinata.
Attendevamo un amico, un amico che i nostri ragazzi sono pronti ad accogliere a braccia aperte.

In onore del loro amico i ragazzi hanno voglia di fare una grande prestazione. C’è tanta voglia in tutti quanti, nei nuovi arrivati e nei vecchi compagni di tante sfide. C’è tanta voglia nel pari ruolo Giulio M. ma c’è tanta voglia soprattutto in Ale che di nome e di fatto quest’oggi ne ha preso il ruolo.
Proprio la troppa voglia di Ale di ben figurare gioca un tiro mancino al nostro numero uno. Ale si prepara con sicurezza a fermare un’innocua conclusione avversaria ma una piccola distrazione trasforma una giocata semplice nel gol del vantaggio avversario. Lo sconforto del gol subito viene però prontamente superato grazie al supporto di tutti i compagni che lo rincuorano e gli danno la carica per continuare.
Si gioca, si vince e si perde come squadra ed in questo i nostri ragazzi sanno essere imbattibili. Come moderni moschettieri sanno essere uno per tutti e tutti per uno.
Ed allora via! Si parte all’attacco per rimediare all’errore di un compagno.

Stefano e Mauro dominano la fascia destra e sono sempre pronti a rilanciare Emanuele per le sue ficcanti propensioni offensive. Francesco, oggi capace di fermare anche un treno in corsa, ed un ispiratissimo Ivan fanno altrettanto sulla sinistra mentre Matteo Gabriele ed Andrea costituiscono l’asse centrale della squadra. Come naturale conseguenza del grande gioco, il gol non tarda ad arrivare. Andrea attiva ancora una volta i suoi turbo reattori da freccia catalana e, recuperata una palla destinata al fondo, mette al centro un prezioso assist che Ivan trasforma in rete anticipando l’intervento del suo marcatore diretto.
Siamo 1 a 1 ed il gol è tutto per Lelle.

Per tutta la parte restante del tempo le squadre si equivalgono e si arriva al termine del primo parziale con il punteggio di parità.

Anche per tutto il secondo tempo si assiste a due squadre che si affrontano ad armi pari.
Nelle fila del Catalunya scendono in campo tutti i ragazzi che fino ad allora avevano seguito i compagni dalla panchina: Giulio M., Giulio L., Francesco, Davidino ed Elia indossano i galloni da titolari insieme ai due 2002 Andrea Manconi e Francesco Tanda.

I ragazzi di entrambe le formazioni si dannano l’anima alla ricerca del gol ma le difese sono sempre arcigne e prevalgono sugli attacchi.
Il gioco si svolge soprattutto a centrocampo dove il Catalunya si avvale della regia sapiente di Giulio Lai e del moto perpetuo di un instancabile Andrea Manconi, detto anche Andrea Settepolmoni, che sul piano della corsa sa farsi valere sia sulla breve che sulla lunga distanza senza mai mostrare un segno di sofferenza.
Francesco Tanda presidia da par suo la fascia sinistra; Davide si prende cura di quella destra attaccando e difendendo con grande continuità di corsa.
L’attacco è affidato al duo brasiliano, tutto corsa e pressing, Elinho e Nardinho.

Proprio sui piedi di Francesco Nardinho capita la più grande occasione goal per il Catalunya.
Splendidamente servito nel corridoio centrale, il “puntero” giallorosso sconquassa la difesa avversaria con la sua velocità, si presenta in solitaria davanti al portiere e piazza una botta imprendibile che si infila dritta dritta sotto l’incrocio della porta…sbagliata!

La palla, infatti, si infila nella porta non in uso che sta dietro quella invece utilizzata durante la partita. Le rimostranze dei giocatori e del pubblico che vorrebbero comunque vedere premiata la bella giocata del Catalunya non impietosiscono l’arbitro che, ligio al regolamento, comanda la ripresa del gioco da fondo campo.

Si giunge così agli ultimi istanti di gioco con l’arbitro ormai pronto a decretare la fine delle ostilità ma i difensori del Catalunya si fanno cogliere sbilanciati in avanti da un lungo rinvio avversario. L’ala sinistra dell’Alghero si invola sulla fascia e da posizione impossibile infila la palla sotto l’incrocio del primo palo. Il nostro Giulio tenta l’intervento ma, dopo essere rimasto praticamente inoperoso per tutti i venti minuti di gioco, ha i muscoli freddi e privi della reattività necessaria. C’è giusto il tempo per portare la palla sul dischetto del centrocampo che giunge il fischio di chiusura della contesa. Catalunya 0 – Alghero 1.

Il terzo tempo vede i giallorossi del Catalunya che, feriti nell’orgoglio, giocano una grande partita d’attacco. Difesa sempre alta per tenere gli avversari chiusi nella loro metà campo, centrali di centrocampo abili ragionatori e manovratori, ali rapidissime negli scatti coadiuvate dal moto e dalle sovrapposizioni continue dei fluidificanti ed una punta centrale impegnata sia nel gioco in profondità che nelle sponde. La maggiore freschezza, unita alla struttura fisica da veri scattisti dei nostri ragazzi ha nettamente la meglio sulla forza fisica avversaria.

I ragazzi girano tutti a mille e le belle giocate costringono i supporters a spellarsi le mani per gli applausi. E’ un forcing continuo che fa pregustare il sapore dolce del gol.

Per troppe volte però si deve ricacciare in gola l’urlo di gioia. Dapprima, sugli sviluppi di una punizione, Emanuele si inventa una traiettoria tanto splendida e maligna che lascia di sasso il portierone avversario prima di andare ad infrangersi sul punto in cui il montante incrocia la traversa.

E’ poi il turno di Andrea che va ben due volte vicino al gol. La prima volta, dopo una serpentina al limite dell’area, costringe il numero uno avversario alla miracolosa deviazione sulla traversa, poi –da dentro l’area- batte un diagonale a mezza altezza che fa la barba al palo con il portiere che rimane a guardare.
Pali, traverse e tanta sfortuna congiurano ancora contro gli eroici ragazzi del Catalunya.

Ci vuole allora l’uomo della provvidenza che quest’oggi assume le sembianze del gladiatore Giulio Lai. Una chirurgica conclusione dalla distanza si incunea precisa come un bisturi tra le maglie della difesa e si insacca in porta facendo ancora una volta la barba al palo (e no! ancora un altro palo ed avremmo smontato le porte!).

E’ il gol meritatissimo che fa esplodere i ragazzi in una grande manifestazione di gioia per festeggiare il vantaggio ma soprattutto per festeggiare il goleador Giulio.
Bravo, bravissimo Giulio. Riavere in squadra te e la tua famiglia è una grandissima gioia per tutti.

Nei minuti finali l’Alghero tenta il tutto per tutto nel tentativo di agguantare il pari ma riesce a creare pericoli solo su calcio da fermo. Da uno di questi nasce la situazione che oltre ad avere determinato il risultato ha anche consentito al nostro portierone Lelle di rimediare con gli interessi all’errore del primo tempo; Lelle non sarà certo un portiere grande ma è sicuramente un grande portiere.

Pochi minuti alla fine e dalla più favorevole delle posizioni è chiamato alla battuta di un calcio di punizione Luca, il temuto bomber avversario.
In panchina i ragazzi capitanati da Alex mettono in scena tutti i riti scaramantici possibili. In campo Lelle chiama tre compagni in barriera e poi si posizione là dove comandano i manuali del calcio. Luca parte, batte con violenza una palla destinata ad infilarsi sotto la traversa, ma Lelle è là in posizione che aspetta. Prepotente stacco da terra e in deroga a tutte le leggi della gravità vola verso il cosmo a deviare sulla traversa; la sfera ritorna al centro dell’area dove due attaccanti si trovano in perfetta solitudine. Il primo colpisce di testa ed il secondo ribadisce in rete di piatto ma in evidente posizione di offside.
Finalmente una traversa amica ed un pizzico, veramente piccolo, di fortuna portano i ragazzi alla vittoria del parziale. Catalunya 1 – Alghero 0.

Una partita combattutissima che nel complesso termina con un pareggio che premia tutti i ragazzi in campo.

Fuori da campo inizia invece la tanto attesa sfida di alta cucina con i ragazzi delle due squadre, allenatori, dirigenti e tutti coloro che sono accompagnati da un sano appetito, che vengono chiamati a svolgere il ruolo di giudici.
Ogni prelibatezza proposta ai nostri giudici ottiene sempre il massimo dei voti ed a riprova dell’apprezzamento sta il fatto che sia stato spazzolato via tutto con grande piacere.

Sabato ci attende un nuovo impegno casalingo, occasione per una nuova splendida partita dei nostri ragazzi ma anche per una nuova puntata del format “Il Catalunya in cucina”.
Nuove o nuovi volontari sono pregati di presentare la loro candidatura al titolo di Pasticcione… eeehm “Pasticciere dell’anno”!