Partita di cartello per la settima di andata nel campionato pulcini a nove C.S.I.
Piatto forte della giornata infatti è niente di meno che l’attesissimo derby, in salsa catalana, fra il Catalunya e l’Alghero.
In una cornice degna delle grandi occasioni, al Taulera, si incontrano le due compagini in un match, inutile dirlo, particolarmente sentito sia dagli atleti che dalle rispettive tifoserie.
Queste ultime, per l’occasione, giunte numerose e in largo anticipo per occupare i posti più ambiti per gustare al meglio le fasi dell’incontro.
Alle sedici e quarantacinque, puntuale come un orologio svizzero, l’arbitro Cabras fischia l’inizio dell’incontro.
Sin dalle prime battute la tensione della gara è veramente alta, e dai convenevoli iniziali fra le due tifoserie, ormai più che conoscenti, visto le innumerevoli volte che si sono incontrate, si passa ad un incitamento da finale di coppa.
Le due squadre, posizionate in campo, si studiano con molta attenzione nei minuti iniziali.
Non c’è fra le due contendenti una che prevalga sull’altra. Il rispetto reciproco e un po’ di timore, fanno si che i bambini non si sbilancino più di tanto per non prestare il fianco a dei veloci e pericolosissimi contropiede.
Si va avanti così per diversi minuti, con un alternanza di azioni da entrambe le parti senza però riuscire a impensierire seriamente i due portieri.
Dopo circa dieci minuti di fasi concitate, nel quale le due squadre si fronteggiano egregiamente nella parte centrale del terreno di gioco, oggi meno polveroso del solito, grazie alla piogge abbondanti di qualche giorno fa, il Catalunya prova a far valere il fattore campo cominciando a macinare gioco con scioltezza e disinvoltura, qualità che sino a questo punto del campionato si erano viste solo in poche occasioni.
Segno che con l’aumentare degli incontri, gli atleti allenati da Mister Sanna cominciano a gestire meglio la palla e il gioco acquista maggior fluidità.
Non dimentichiamo poi, che il Catalunya arrivava da una cocente sconfitta in quel di Sassari non più di una settimana fa, e come scritto nella cronaca di quella partita, certe batoste, a volte, fanno meglio più a chi le prende che a quelli che le danno, a patto di non farci l’abitudine.
Rotti quindi gli indugi, la compagine di casa attacca con determinazione e veemenza con tutti gli effettivi.
Sugli scudi in particolare Gabriele Langella che come un gladiatore in attacco, si batte su tutti i palloni in feroci corpo a corpo a volte da solo contro tre avversari, Federico Serra velocissimo a recuperare palloni sulle fasce per fare legna, Antonio Bigi insieme a Cristiano Secondo, che erigono una barriera a centro campo, per interrompere il gioco avversario e costruire in attacco, Nicolò Masia, lesto a tamponare ogni falla e mordere le caviglie avversarie.
In difesa poi Antonio Fois che non lascia una palla che una giocabile agli avversari, insieme al sempre puntuale e attento Mattia Meloni oggi costretto purtroppo ad abbandonare il campo anzi tempo, in seguito ad un pestone rimediato da un avversario, evidentemente irretito dalla sua forza e determinazione dimostrata sino a quel momento.
A sostituirlo degnamente ci pensa Federico Serra, che a quanto grinta non lesina certo le forze e insieme a Gianluca Cossu con calma e flemma da professionisti, arginano tutti i tentativi di offesa da parte dell’Alghero.
Ma su tutti, nessuno me ne voglia, vorrei permettermi di citare due atleti del Catalunya. Il primo, che ormai è una garanzia e del quale tutti conosciamo il suo valore, è il nostro portierone Daniele Sanna.
Non ci stancheremo mai di ringraziarlo abbastanza per le sue impagabili prodezze. Oggi, caro Daniele sei stato ribattezzato Sarracinescu!
E visto il cognome va bene anche Sannacinescu. Il secondo giocatore al quale va una menzione particolare è Gabriel Lodi Rizzini.
Caro Gabriel stai ritornando ai livelli di un tempo, quelli in cui, sospinto dal divertentissimo incitamento del “tutti suuuuu”di un tuo particolare tifoso, facevi ammattire le difese avversarie.
Il gol che oggi hai segnato è il giusto premio al duro lavoro che hai svolto e alla sofferenza che stavi provando in silenzio in questa prima parte di campionato, bene così.
La partita dunque prende una piega positiva, forse insperata, nella seconda metà della prima frazione di gioco.
Lo sforzo profuso dagli atleti allenati da Mirko Sanna, accompagnato anche questa volta in panca, dal gentilissimo dirigente sig. Paolo Fois, viene premiato con il gol che determina l’esito finale della gara.
L’azione parte dalla destra con Mattia Meloni che serve Antonio Bigi al centro, il quale, accortosi intelligentemente del movimento di Lodi Rizzini, lo serve.
Gabriel vinto un contrasto con un difensore ed entrato in area, affronta con coraggio l’uscita di piede del portiere Cuccureddu. La palla, contesa dai due atleti, resta li per un attimo; Gabriel a questo punto è lestissimo ad impossessarsene e segnare.
Grande festa sugli spalti di casa, ma contenuta. La reazione dell’Alghero tarda ad arrivare e sul finale il Catalunya sfiora il raddoppio con Bigi che da ottima posizione calcia troppo al lato.
Nel secondo tempo mister Sanna effettua dei cambi per far rifiatare alcuni atleti.
Entrano quindi Fabio Rostan per Lodi Rizzini e Fabio Sghirru in attacco per Langella anche lui colpito piuttosto duramente.
I due si prodigano davvero molto per tenere alta la squadra riuscendovi egregiamente. L’arrembaggio finale dei Giallorossi allenati da Mister Erre produce diversi calci d’angolo, molte punizioni dal limite e nel parapiglia generale, dei tiri dalla distanza che mettono a dura prova le coronarie delle rispettive tifoserie.
Tutto neutralizzato egregiamente dal bravissimo Daniele Sanna. Si arriva così al triplice fischio finale che sancisce la vittoria di carattere e personalità del Catalunya.
Oggi più che mai si è dimostrato che giocando insieme, giocando da squadra, si vince. I personalismi servo, certo, ma non sempre pagano. Forza Catalunya.
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