Bosa – Catalunya Gialli > 1 – 3

Giornata di lunghe trasferte per le grandi d’Europa. Come il Chelsea, volato fin nel paese del sol levante per giocarsi il titolo di campione del mondo per club, anche i piccoli del Catalunya affrontano la più lunga trasferta prevista dal calendario.

Alle 14:10 la carovana giallorossonera prende il via destinazione Bosa. Arrivati col giusto anticipo i ragazzi avrebbero tutto il tempo svolgere i normali preliminari prepartita, ma il tecnico decide di radunare la squadra negli spogliatoi per una riunione tecnica fiume.

La squadra si presenta in campo solo per dare via al match, ma si nota subito che i ragazzi hanno nel cuore e nell’animo un qualcosa in più che li spinge.

Oggi hanno due motivi speciali per giocare e per cercare la vittoria; hanno voglia di festeggiare il compleanno del loro mister con i 3 punti ma soprattutto hanno voglia di dedicare una vittoria al loro sfortunato compagno Riccardo che ha riportato un brutto infortunio in allenamento.
Anche se Riccardo resterà per un po’ lontano dal campo, non sarà mai lontano dai pensieri e dal cuore dei suoi amici. Oggi giocano per lui e vogliono vincere per lui.

Il fischio d’inizio chiarisce il perché della lunga riunione prepartita. Mister Marogna, probabilmente anche in considerazione del fatto che si gioca su un campo più grande rispetto alla media, decide per uno schieramento inedito. Difesa a 3, per evitare di essere infilati in contropiede negli ampi spazi; 2 uomini a centrocampo, per fare filtro ed inserirsi in avanti con prontezza; 1 punta che rimane molto alta per costringere gli avversari ad allargare le maglie tra difesa e centrocampo.

La mossa tattica studiata dal tecnico dà alla squadra un ottimo equilibrio, e in più c’è in porta un Alex in giornata di grazia. Unica pecca, i difensori laterali rimangono troppo “bassi”, non spingono come dovrebbero e non mettono in pratica quell’idea di calcio totale alla olandese che ispira le scelte del mister.

Sono, comunque, i ragazzi del Catalunya a fare la partita; tengono in mano le redini del gioco ma non riescono ad essere incisivi. Gli atleti del Bosa sono sempre pronti a ribattere colpo su colpo ed in qualche occasione spaventano i giallorossi.

Si crea una situazione di stallo per uscire dalla quale è necessario che qualcuno accenda la luce. E’ allora Emanuele che con alcune preziose giocate illumina la partita. La sua non è una luce fatua, è una stella cometa che traccia la via per i compagni che, come Re Magi, sono pronti ad offrirgli cross assist e passaggi filtranti.

Il vantaggio è nell’aria ed arriva al 13’ sugli sviluppi di un angolo. E’ proprio Emanuele ad intercettare il cross ed insaccare il gol del 1-0. Dopo pochi minuti potrebbe raddoppiare con una splendida girata in torsione ma il portiere compie un miracolo e si salva ancora in angolo. La partita ora è accesissima e bellissima. I giallorossi vogliono raddoppiare mentre i ragazzi del Bosa non ci stanno e provano a cercare il pari. Devono però fare i conti con uno strepitoso Alex che, sul finire del primo tempo, con un plastico volo all’incrocio dei pali devia un pallone destinato ad insaccarsi in rete e salva il vantaggio. Il primo parziale termina 1-0.

Il secondo tempo è una battaglia. Il Bosa cerca il pareggio con veemenza e lo raggiunge dopo alcuni tentativi. La difesa non riesce a liberare l’area e un avanti della squadra di casa segna il pareggio.

Il gol regala fiducia ai bianco-blu mentre i giallorossoneri vivono alcuni minuti di confusione. Il mister si sgola per cercare di riordinare le cose ma ci vuole ancora Alex a regalare fiducia alla squadra.
Un attacco del Bosa sembra ormai destinato a determinare il vantaggio della squadra di casa; un preciso colpo di testa di un attaccante biancoblu supera tutti i difensori ed è inesorabilmente destinato all’angolino. Il 2-1 sembra fatto.
Ma l’inatteso diventa realtà. Da dietro il muro dei difensori si vedono spuntare un braccio verde ed un guanto che si protendono all’inverosimile arrivando là dove il tutto diventa niente, là dove si spengono le speranze del Bosa e si riaccende la luce del Catalunya.
E’ la parata prodezza che spezza la partita.

I nostri riprendono in mano il pallino del gioco. Davide e Alessandro sono dei piccoli leoni che non cedono un pallone; Ivan, schierato in difesa, mette da parte il fioretto e randella come pochi. Matteo e Giulio effettuano ogni giocata, anche la più complicata, con tranquillità e sicurezza. Francesco gioca una grande partita. Gabriele e Andrea si sfiancano in un taglia-e-cuci destinato a spezzare le trame avversarie e organizzare le proprie. In avanti c’è la stella che ritorna a splendere. Ancora Emanuele, ancora una grande giocata che mette fuori causa il portiere ed è ancora vantaggio. Inizia la discesa, gli avversari si sbilanciano offrendo il fianco al contropiede del Catalunya. Arriva proprio così il gol del 3-1, con ancora Emanuele che determina l’autogol che chiude la partita.
La partita è finita.

E’ una vittoria che serve per staccare in classifica gli avversari, una vittoria per brindare al nostro mister, una vittoria per augurare una pronta guarigione ed un pronto rientro del grande Riccardo. Questi compagni hanno bisogno anche di lui.
A presto Ric.