La prima giornata del girone di ritorno si apre con una sconfitta tanto inaspettata quanto è meritato il successo della formazione di casa.
I Catalunya-rossi sono attesi dalla trasferta in casa dell’Olmedo Verdi, formazione terza in classifica che segue o rossoneri a 6 punti di distanza.
Già dal fischio d’inizio si evidenziano le difficoltà dell’incontro. La squadra di casa appare sempre compatta e concentrata, i ragazzi di Mr. Marogna dimostrano subito di essere in giornata no.
La manovra non è scorrevole e la squadra, rea di numerose amnesie difensive, regala buone occasioni gol agli avversari. Nelle giocate manovrate la linea difensiva riesce sempre a trovare la chiusura decisiva ma sugli sviluppi di giocate da palla ferma si nota tutta la svagatezza di giornata. Gli avversari vengono lasciati spesso liberi e i pericoli per la porta, difesa da Francesca, sono numerosi.
Proprio sugli sviluppi di un angolo arriva il gol del vantaggio della formazione in divisa rossoblu. L’attaccante, lasciato ancora colpevolmente solo, devia verso la porta una palla che assume una traiettoria beffarda e supera Francesca che non riesce nella deviazione decisiva.
Il gol incassato pesa come un macigno sui rossoneri, in particolare sulla stessa Francesca che si fa condizionare da un inspiegabile nervosismo. Tutta la squadra risente del gol e non riesce a tirarsi fuori dalle sabbie mobili nelle quali si è infilata con le sue stesse mani, o piedi.
La situazione diventa ancora più pesante quando Alessandro, a seguito di un’incomprensione con il portiere, infila la propria porta con una sfortunatissima deviazione. E’ il 2 a 0 che accompagna le squadre fino alla fine della prima frazione.
Durante l’intervallo il mister cerca di fare il possibile per ritrovare la sua squadra, i suoi ragazzi.
La ripresa dei giochi sembra confortante. I primi minuti vedono un continuo assedio alla porta avversaria con il portiere olmedese sugli scudi.
Con alcuni prodigiosi interventi nega il gol che potrebbe riaprire la partita e là dove lui non può a ci pensa il palo. Liberato da una rapida giocata su calcio d’angolo Andrea si libera di un avversario e scaglia in diagonale un bolide imprendibile che però va a spegnersi sul montante alla sinistra del portiere. E’ l’occasione che avrebbe potuto riaccendere le speranze ma la cattiva sorte fa sì che queste si vadano via via spegnendo.
La compagine olmedese ritrova maggiore coesione nel controbattere le avanzate rossonere e con pregevoli e rapide ripartenze si rende sempre pericolosissima.
Il nervosismo ritorna a farla da padrona nelle fila del Catalunya; mente alcuni continuano a lottare con vigore e tenacia nella speranza di rimettere in piedi il risultato, altri invece si abbandonano allo sconforto dando quasi dimostrazione di non avere nessuna voglia di lottare.
Come una sentenza, a pochi istanti dal triplice fischio, arriva inevitabile il terzo gol per la squadra di casa che celebra una vittoria meritatissima.
Per i ragazzi del Catalunya una sconfitta che ai suoi ultras è apparsa meritata ma, in un certo modo sorprendente.
A sorprendere non è la sconfitta in sé, perché vincere e perdere fanno parte del gioco. Ciò che ha sorpreso è stato proprio lo scoramento, quasi mancanza di voglio di lottare mostrato da alcuni.
Allora non resta che dare un ancora più caloroso incoraggiamento ai nostri piccoli eroi ricordandogli che l’importante non è vincere o perdere ma “essere sempre e comunque una squadra unita”.
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